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Libro intero - Nuova Specie

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Prefazione<br />

Debbo un po' di scuse al prof. Stauder se, a causa di vicissitudini all'interno del mio lavoro, ho<br />

portato a termine solo adesso una pubblicazione già programmata tempo fa. Sono anche i rischi e<br />

le conseguenze per aver scelto di essere teoria-prassi, cioè per aver scelto di rimanere all'interno<br />

di un fenomeno vivo ordinario (prassi) e di osservare-contemplare (teoria) ciò che ho vissuto,<br />

provato, penetrato giorno per giorno nella mia concreta operatività.<br />

Il fenomeno vivo, purtroppo, è limitante come una gravidanza inoltrata e concede pochi ritagli<br />

di tempo per la teoria; però, è l'unico che la sa trasformare in sapere emotivo, in conoscenza che<br />

parte dalla vita e a essa ritorna in un circuito reciprocamente virtuoso.<br />

Trentatrè anni di gestazione<br />

È questo, forse, un valore originale di questo saggio. È un “sapere emotivo” e propone teorie<br />

(osservazioni-contemplazioni) che sono riferibili alla mia prassi, al mio percorso di vita come<br />

operatore e alla mia gravidanza iniziata nel 1966, quando a diciotto anni mi trovai fortemente<br />

coinvolto in eventi e interrogativi che ancora mi accompagnano e segnano, anche se hanno già<br />

partorito le considerazioni-interpretazioni contenute in questo saggio.<br />

Gli ultimi trentatrè anni di vita, infatti, li ho vissuti da protagonista negli eventi vivi che sono<br />

sfociati nell'attuale disagio diffuso. Di questi trentatrè anni, i primi otto li ho vissuti come liceale<br />

e poi giovane universitario a Roma, coinvolto in qualche maniera nei tanti “boom” di quel periodo,<br />

compresa la contestazione sessantottina. Gli ultimi venticinque, dopo la laurea in Medicina, li ho<br />

vissuti quasi tutti a Foggia come operatore di un Servizio Pubblico, sito in Largo Civitella, presso<br />

l'Ospedale Vecchio di via Arpi.<br />

È stato un percorso intenso in cui, oltre alla cronologia delle mie diverse età, ho sperimentato<br />

in diretta varie transizioni. Non sempre capita la fortuna che è toccata a me: quella di poter<br />

vivere in diretta, e in parte da protagonista, un eccezionale periodo di transizione, denso di<br />

eventi, interventi, sfide e prospettive, quale è stato il periodo degli ultimi decenni. Tale comunque<br />

è sembrato a me, se prendo in considerazione l'abbondante materiale di eventi, interventi, sfide e<br />

prospettive che personalmente ho vissuto e che ancora ribolle di fresco o di conclusioni appena<br />

sedimentate.<br />

In ogni caso, sono contento che ancora ci sono e continuo a fare il mio viaggio, che finora non è<br />

stato tanto facile né scontato. Tanti sono stati i passi fatti e le pietre pungenti incontrate per<br />

strada; tante le mie iniziali ingenuità; tanta la sofferenza per gli incontri con persone e ambienti<br />

che si sono chiusi - spesso con lacerazione -; tanto il costo di una ricerca e sperimentazione di vita<br />

che non ha conosciuto interruzioni o comodi appiattimenti. Ma più di tutto, sono contento per<br />

essere gradualmente approdato, nel corso di questi trentatrè anni, a osservazioni, intuizioni e<br />

metodologie che stanno diffondendo “salute”. Sicuramente prevale in me il fascino di una<br />

avventura esaltante, che prese inizio quando diciottenne feci la mia esperienza del disagio e<br />

subito mi sentii interpellato e coinvolto personalmente, come in una gestazione.<br />

Ed ora, con questa pubblicazione, posso e voglio testimoniare alcune delle cose che nei diversi<br />

periodi di gravidanza mi è capitato di osservare, capire e sperimentare, senza sentirmi impaurito<br />

per il rischio di scadere in punti di vista soggettivi. La mia avventatezza si fa forte del fatto che<br />

questa mia trentennale ricerca è stata una ricerca sulla vita mia e di altre persone, sulla<br />

rigenerazione della mia e delle loro specificità.<br />

Non sono certo arrivato a “verità conclusive”. Ritengo però che, dopo questa lunga gestazione,<br />

io possa affermare con sufficiente attendibilità che in questi anni sia nato un nuovo sentiero che<br />

può servire alla vita oggi, alle sfide che sta attraversando, alle prospettive di nuova specie che la<br />

stanno sollecitando.<br />

Una pubblicazione “orale”<br />

Sono consapevole che i termini “disagio diffuso, salute, comunità globale”, indicati nel<br />

sottotitolo, possono non suscitare nel lettore un medesimo e condiviso significato, perché sono

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