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Libro intero - Nuova Specie

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Un tempo-spazio sconfinato<br />

Rotta la gabbia e potendo viaggiare per mari-terre-cieli-etere, tutti i confini e i muri che<br />

separavano i distinti villaggi-mondi si sono sciolti come burro in padella, manifestando una<br />

organizzazione di vita sconfinata che ha reso possibile il passaggio veloce nei e tra i diversi<br />

tempo-spazio, habitat, culture, lingue, etnie, religioni, bisogni, produzioni, offerte di merci,<br />

scambi, monete, proprietà, ecc.. Si sono pienamente manifestati i cosiddetti "tempi reali". Vale a<br />

dire che le realtà che prima erano entità tra loro distinte, distanti, separate e poco comunicanti - i<br />

singoli paesi, le singole nazioni, i singoli continenti e le loro culture- ora sono diventate come<br />

tante case di un unico villaggio, tra le quali ci si può spostare e comunicare in diretta, appunto in<br />

"tempo reale". Significa che c'è pochissimo scarto di tempo tra l'evento vivo, ciò che avviene in una<br />

casa del villaggio, e la sua diffusione alle altre case. Ognuno di noi se vuole, per esempio, può<br />

andare in poche ore in un altro continente; prima ci volevano dei mesi per fare quest'operazione.<br />

Qualche tempo fa abbiamo assistito addirittura in diretta alla guerra del Golfo, stando<br />

comodamente seduti a casa nostra. Così pure, una idea nuova, una scoperta, una moda, gli eventi<br />

di un altro popolo o nazione, possono arrivare a tutti in tempo reale.<br />

Nel mondo-villaggio non c'è nulla che non venga percepito da tutti, non ci possono essere eventi<br />

riservati; l'habitat comune è diventato il "Macro". Ormai non possiamo più identificare il nostro<br />

habitat in un piccolo gruppo o nella città o nel paesino. Questa, purtroppo, é un'altra novità su cui<br />

bisogna ancora riflettere e adeguarsi: ormai l'habitat é un habitat globale, con tutti i problemi che<br />

questo pone. Inoltre, nessun habitat ormai potrà essere esclusivo; quindi anche da questo punto di<br />

vista scoppia il concetto di territorio: territorio esclusivo per chi? per quanto tempo? per che cosa?<br />

L'esclusività era possibile quando la spazialità era parcellizzata, era suddivisa, distinta; adesso mi<br />

pare che questo aspetto non sia più possibile. Infatti, scomparsi i confini che prima c'erano tra i<br />

vari "habitat" e distinzioni, è scomparsa anche l'autonomia o l'autosufficienza di ognuna di queste<br />

parti; esse appartengono tutte ad un unico "globale" e ai medesimi meccanismi. Ogni parte è<br />

influenzata strettamente dagli eventi che si realizzano in una casa; ognuna appartiene ad un<br />

equilibrio più globale del quale controlla solo una parte. Un pezzo, importante che sia, non può<br />

più viversi come "il" mondo, perché gli eventi degli altri mondi gli giungono in diretta e lo<br />

penetrano in profondità.<br />

Inoltre, grazie alla tecnologia resa possibile dai progressi scientifici, lo sconfinamento si è<br />

manifestato anche nel "micro", rendendo possibile l'esplorazione della archeologia della vita la<br />

manipolazione del genoma che ne conserva segreti e combinabilità. I trapianti, le bio-tecnologie e<br />

le transmutazioni genetiche hanno fatto infiltrare i nostri bisogni e la loro brama di soddisfazione<br />

anche dove prima regnava solo il caso e la necessità, aprendo un altro fronte di trasformazione e<br />

di "valore aggiunto di scambio".<br />

In definitiva il mondo-villaggio, globalizzato in spazi-etnie-economie-rappresentazioni di vario<br />

livello, è come un grande bazar dove si può trovare di tutto e in tutti i momenti. I tempi reali<br />

hanno macinato ogni ciclo-sequenza-alternanza-durata e fanno piovere nella vita di un individuo<br />

una polvere di pezzi che si mescolano come in una cabala, producendo ogni giorno sorprese,<br />

accoppiamenti inediti. Dalla mattina alla sera vi è un ossessivo fluttuare di parti e situazioni,<br />

dall'esistenza contingente, fuori di ogni programmabilità ed esigenza personale.<br />

L'economia finanziaria<br />

Nel mondo-villaggio è stata proprio l'economia del capitale a manifestare la più accelerata e<br />

intrigante evoluzione, rafforzando oltre ogni modo la propria struttura e diffusività.<br />

Due sono state le linee seguite da questo Re Sole nella sua marcia trionfale.<br />

La prima ha riguardato la moltiplicazione diffusa di bisogni. La strategia è stata semplice ed in<br />

tutto simile alla moltiplicazione matastatica di un cancro. Ogni bisogno fondamentale si è<br />

scomposto e differenziato in una miriade di bisogni sottostanti o indotti, ognuno dei quali<br />

richiedente una propria e specifica soddisfazione alla stregua di un bisogno primario. Per ognuno<br />

di essi si è dovuta differenziare una specifica produzione di merci o servizi adeguati, costituendo

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