21.05.2013 Views

Libro intero - Nuova Specie

Libro intero - Nuova Specie

Libro intero - Nuova Specie

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

(differenziazione funzionale) viene vista di per sé come una forma più evoluta di organismo, pur<br />

essendone la sua intima frantumazione. Questa illusoria soluzione può durare anche molto tempo<br />

e ogni alcova può sentirsi sempre più stabile e impermeabile all'esterno e alle sue variazioni e<br />

decomposizioni vitali, garantita dalla propria capacità di differenziazione funzionale che cresce in<br />

maniera sempre più autoreferenziale. Però questa rete cieca di prodotti parassitari, prima o dopo<br />

dovrà fare i conti con l'<strong>intero</strong> vivo in decomposizione, del quale continua a far parte integrante<br />

ogni alcova che sta sotto gli occhi del sole e dal quale solamente può ricevere normatività<br />

costante, possibilità di sopravvivenza duratura e prospettive di discendenza. Nessun oceano, per<br />

quanto esteso, può reggere all'infinito e non far morire chi da tempo lo ha trasformato in latrina a<br />

cielo aperto.<br />

Ai tempi dei "giovani-nonni" tossicodipendenti, la prima versione di "dipendenza parassita" fu<br />

quella, abbastanza naïf tra la dipendenza simbiotica dei giovani (amante: esperienze base senza<br />

eventi vivi) e la dipendenza simbiotica mafiosa (amante: il "pizzo" o valore aggiunto di scambio<br />

senza produzione di merci); ambedue erano amanti "virtuali", sganciati completamente dall'<strong>intero</strong><br />

vivo e dalle sue dinamiche globali. Tutto sommato si trattava di un baratto specifico: ognuno dei<br />

due si addossava il prezzo-rischio dell'altro e si accaparrava l'altrui amante (droghe/danaro) per<br />

poi scambiarla direttamente nel baratto, merce con merce.<br />

La versione più definitiva, che si manifestò successivamente nella "tossicodipendenza" fu<br />

invece molto più capillare e complessa. L'aumentata richiesta di sostanze virtualizzanti, per il<br />

crescere della dipendenza simbiotica "tossicodipendenza", esigeva una "dipendenza parassita" più<br />

industriale, "differenziazioni funzionali" più globali, reti più solide e più fitte, materiale organico<br />

più elaborato e meglio distribuito. Tutte caratteristiche che richiedevano un nuovo assetto e un<br />

nuovo collante, adatto alle nuove esigenze. L'unico a essere adatto e di già comprovata efficacia<br />

era il valore aggiunto di scambio. La nuova industria del virtuale, appena aprì i battenti, poté<br />

contare su una diffusa catena di azionisti di ogni tipo e risma, appartenenti a tutti i settori della<br />

società: il capitale astratto mostrava tutto il suo sapere magico di saper incollare pezzi di ogni<br />

risma e dimensione, assicurando a tutti il diritto a clonare la propria differenziazione funzionale e<br />

farla crescere parallelamente all'espansione della propria alcova. Fu, in un certo senso,<br />

l'instaurarsi della chiesa mondiale delle alcove e delle differenziazioni funzionali cementate e<br />

accresciute dall'Universale più efficiente: l'economia capitalistica. I vantaggi erano indubbi:<br />

ognuno rimaneva nella propria alcova non sapendo a chi e dove finisse il prodotto della propria<br />

differenziazione funzionale; ognuno poteva rimanere nel paradiso della propria alcova e ricevere a<br />

domicilio e in anonimato la rispettiva porzione di valore aggiunto di scambio, con la quale<br />

strutturarsi in maniera sempre più autoreferenziale, senza aver l'obbligo di rivedere la propria<br />

identità, sempre più stabile e impermeabile all'esterno e alle sue variazioni e decomposizioni<br />

vitali, sempre più autorizzato a scaricare nella fogna dell'<strong>intero</strong> vivo escrementi, inquinamenti,<br />

frantumazioni, omologazione, deresponsabilizzazione, sfruttamento.<br />

Questa "dipendenza parassita" manifestava senza dubbio una ottima tenuta sul campo e una<br />

soddisfacente efficacia. Il pensiero logico-razionale, vanto supremo della civiltà greco-occidentale,<br />

poteva davvero andar fiero di aver concepito e diffuso l'Universale. La diffusione planetaria di<br />

queste dipendenze simbiotiche e parassite dimostrava con incontestabile evidenza che era stato<br />

finalmente trovato il vello d'oro, anzi due versioni di vello d'oro. Un vello d'oro per gli adulti: il<br />

valore aggiunto di scambio che è davvero in grado di avverare le antiche aspirazioni e di<br />

concedere a chi lo possiede poteri magici che rendono la realtà una unica entità fusionale che<br />

permette tutto, arriva a tutto, concede tutto, mercifica tutto, scambia tutto. Un vello d'oro per i<br />

giovani; il virtuale (sostanze psicoattive o droghe) che è davvero capace di fare a meno di tutte le<br />

interazioni vitali concrete e di far assaporare direttamente all'interno della propria alcova (il<br />

proprio apparato neurorecettoriale) "sballi, frenesie lucide e trip": semplici scariche<br />

elettrochimiche che viaggiano veloci e incontrastate nei solchi cerebrali come onde<br />

elettromagnetiche nell'etere cosmico.<br />

Ambedue erano e sono la dimostrazione scientifica e tecnologicamente verificabile che<br />

l'Universale davvero c'è, ed è davvero capace di ridurre le parti a uno, di girare il molteplice in<br />

unità, di assicurare una conoscenza univoca, certa, valida sempre e in tutti i contesti, in grado di<br />

smascherare-controllare-regolamentare tutti gli opposti falsi e contraddicentesi. Ambedue hanno

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!