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tecnologia messa a punto dalla rivoluzione scientifica: le tecnologie o mezzi di produzione<br />
industriale divennero la prima proprietà privata della classe degli intermediari o borghesi.<br />
Ma la miscela ancora non era adeguatamente esplosiva. Mancava un sacerdote che<br />
amalgamasse e compattasse i due ingredienti, un simbolo che rendesse possibile una<br />
intermediazione di valore generale accettato da tutti, che realizzasse la circolazione più ampia -<br />
possibilmente riconoscibile e assimilabile a livello planetario -, lo scambio più veloce possibile, la<br />
più estesa commerciabilità tra livelli e opportunità di vita anche se di diverso valore. Occorreva<br />
un simbolo che rendesse possibile la trasformazione dei livelli diversi e diverse opportunità di vita<br />
in entità univoche perfettamente identificabili e mai contraddicibili, in quantità numerabili e<br />
misurabili con estrema precisione e previsione e perciò facilmente scambiabili. Un simbolo che<br />
apparisse come un naturale imperatore della vita, in grado di imporre diritti-doveri codificabili in<br />
maniera fissa, pesabile, misurabile, razionabile, proprio come sono i numeri e le operazioni<br />
matematiche.<br />
L'unico simbolo con queste caratteristiche non poteva che essere il danaro: un simbolo che<br />
poteva mettere insieme (significato di sin-ballo da cui deriva sim-bolo) bisogno primario<br />
(domanda), merce in questione (offerta), proprietà privata in continuo accumulo. Infatti il danaro<br />
è la matematica travestita sotto forma di metallo o vario materiale cartaceo che ha una validità<br />
relazionale e sociale, convenzionalmente decisa dall'uomo stesso; ovvero è l'ancella che permette<br />
di esprimere tutto in numeri o entità univoche perfettamente identificabili e mai contraddicibili,<br />
al di là della specificità di partenza delle persone o degli oggetti, al di là dei cicli stagionalinaturali<br />
in cui si è inseriti e delle capacità artigianali-individuali richieste.<br />
Inoltre, come i numeri, il danaro è accumulabile all'infinito e in maniera veloce e con<br />
transazioni estensibili ad ogni habitat-situazione e da ognuno verificabili in maniera univoca, non<br />
contraddicibile e non alterabile soggettivamente. Grazie al simbolo danaro, la proprietà si poteva<br />
accumulare astraendola dalla concretezza dei fondi, dei possedimenti immobiliari, degli animali<br />
di proprietà, delle tenute, degli oggetti posseduti: quasi una strada maestra per evadere dal borgo<br />
e poter realizzare una transazione planetaria, senza confini e senza limiti di merce transitabile.<br />
La modalità di accumulo diventava il "plus valore" o valore aggiunto o quantità di danaro<br />
aggiuntivo che deve essere ottenuto nello scambio di merci o nelle varie transazioni (valore<br />
aggiunto di scambio). La proprietà in questo modo si privatizza sempre più e si trasforma<br />
definitivamente in capitale: una testa (caput) che cresce col valore aggiunto e man mano che<br />
cresce può decidere direttamente e da sé le sorti della domanda (bisogni primari), dell'offerta<br />
(proprietà dei mezzi e cicli di produzione, quantificazione del valore di una merce), del valore dello<br />
stesso simbolo danaro e delle sue caratteristiche convenzionali.<br />
Grazie al simbolo danaro il confronto differenza tra le persone, prima legato alla famiglia<br />
d'origine e ad altre caratterizzazioni statiche e difficilmente modificabili, poteva essere mobile,<br />
dinamico, flessibile, ribaltabile, continuamente capovolgibile, imprevedibilmente distribuibile: un<br />
primo attentato dinamitardo alla fissità delle classi e ruoli sociali su cui era fondato il villaggiomondo.<br />
La prima manifestazione di questa miscela fu proprio la rivoluzione industriale che occupò il<br />
periodo dal 1780 al 1850. Tutte le grandi scoperte e le conseguenti trasformazioni tecnologiche<br />
ebbero inizio in quel periodo. Una rivoluzione, che come sapete, iniziò in Europa: in Inghilterra,<br />
poi Francia, Belgio, Olanda, Germania, Austria, Nord Italia; si attivò anche negli Stati Uniti.<br />
Vediamo quali furono le caratteristiche di questa rivoluzione: ve ne presento essenzialmente<br />
tre aspetti. Il primo fu la rivoluzione della energia; cioè il tipo di energia che produceva lavoro e<br />
rendeva possibile le trasformazioni. Come abbiamo già detto, prima le uniche forme di energia<br />
erano quelle derivate da forze naturali, dalle piante, dagli animali, dalla forza lavoro delle braccia<br />
umane. Che cosa interviene con la Rivoluzione? Che l'energia comincia a venir fuori dal carbone,<br />
dal petrolio, dall'elettricità; una grandissima rivoluzione. Nel nostro mondo, senza elettricità, non<br />
avverrebbe proprio niente, non potrebbero svolgersi molte cose che stiamo facendo e che ci<br />
rendono possibili la vita oggi. In questo secolo si è aggiunta anche l'energia atomica. Quindi c'è<br />
stata la possibilità di utilizzare energie fino ad allora sconosciute, non naturali, potremmo dire,<br />
rispetto a quelle di prima. Questo chiaramente ha modificato tantissimo la realtà.