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comportamentali così diverse e per certi versi opposte, significa solo che il nostro osservatorio è molto<br />
distante e perciò superficiale, scambiando lucciole per lanterne. Da tempo, come una stella cadente,<br />
la tossicodipendenza si è trasformata in una diffusa polvere di stelle, in una miriade di frammenti in<br />
grado di combinarsi con gli elementi di vita ordinaria e penetrarla come un grimaldello.<br />
Innanzitutto, c'è stata una caduta delle "droghe" (eroina, acidi) che hanno fatto la<br />
tossicodipendenza storica, con una sostanziale tenuta di hascisc e cocaina. Sempre più è cresciuto il<br />
consumo di sostanze legali (soprattutto alcol e psicofarmaci). Uno dei problemi odierni di dipendenza<br />
è proprio l'alcol, una sostanza culturalmente accettata e regolamentata che, specie negli ultimi<br />
cinque-sei anni, rappresenta un approdo molto comune tra i giovani, giovanissimi e donne. Sempre<br />
più invasive sono le sostanze prodotte da laboratori chimici clandestini, in qualche modo legati alla<br />
industria farmaceutica. <strong>Specie</strong> quest'ultime sono in grado di rinnovare continuamente l'assemblaggio<br />
tra vari "vissutineurochimici", la purezza e l'intensità di un singolo "vissutoneurochimico", la<br />
semplificazione nella modalità di distribuzione e assunzione. Per alcuni, una buona fonte di<br />
approvvigionamento rimane ancora il Servizio per tossicodipendenti, esperto nella distribuzione<br />
gratuita di "metadone" in un ventaglio di offerte che va da cicli brevi al mantenimento per anni.<br />
Inoltre c'è stata una caduta nella tipologia del consumo e del consumatore. Più che stile di vita<br />
forte e continuativo, si tratta di un consumo settimanale all'interno di un'altra opportunità di svago o<br />
di relazione significativa (scuola e altri ambiti educativi o formativi poco partecipativi-coinvolgenti,<br />
party, ritrovi serali di consumazione, discoteca, azioni nel branco, ecc.). Il consumo è sempre più<br />
slegato da caratteristiche individuali, problemi personali-familiari. Richiede uno sbattimento ancor<br />
più minimo e a rischio sempre più diluito. In questo consumo "decadente", inoltre, sono coinvolti<br />
molti consumatori appartenenti alle fasce adulte, tra cui alcuni fedelissimi che dagli anni '70 a<br />
tutt'oggi ancora non riescono a trovare di meglio e pateticamente insistono sull'unico stile di vita da<br />
loro sperimentato in età giovanile.<br />
Inoltre c'è stata una caduta nella tipologia dello spacciatore-delinquente, sempre più sostituito e<br />
accompagnato da investitori legali, finanzieri e stimati professionisti, capaci di capitalizzare danaro e<br />
di farlo crescere in maniera flessibile adeguandosi alla domanda dei consumatori. Diciamo che è<br />
completamente caduto il confine tra i vari "colletti" e nel firmamento del danaro che fa crescere altro<br />
danaro brillano ormai indifferentemente vari azionisti, tutti interessati a queste operazioni di borsa<br />
sporca e ai ricicli finanziari.<br />
Infine c'è stata una caduta nel rilievo che questo nuovo consumo ha assunto per il mondo dei<br />
mass media, dei politici, degli adulti in genere. Per farsi notare, la stella cadente ha bisogno<br />
periodicamente di qualche inaspettata fiammata, regalata da un fatto di cronaca nera, specie se<br />
concluso con la morte di un adolescente in un paese tranquillo ad opera di un coetaneo insospettato e<br />
figlio di persone ben integrate e socialmente autorevoli (ad esempio, l'attuale dibattito sull'ecstasy).<br />
Per i mass media spesso sono vere e proprie àncore di salvezza quando mancano argomenti di rilievo<br />
per coinvolgere e interessare il grande pubblico, anche se sono tentativi sempre più inefficaci. Infatti,<br />
sempre più stereotipati e senza anima sono i dibattiti nazionali che i mass media si affannano a<br />
montare. Sempre più banali e già risaputi sono i luoghi comuni che gli esperti fanno cadere sulla<br />
testa delle persone. Sempre più brevi sono i periodi nei quali la notizia tiene banco per un acceso<br />
dibattito. Sempre più inopportune sono le indicazioni generali ed eventualmente legislative che i<br />
politici ne traggono per proporre repressioni di cartapesta e per dissipare pubblici fondi con i soliti<br />
mercanti di abiti virtuali. L'imperatore, vanitoso e sciocco, è destinato ancora a rimanere nudo.<br />
Un posto di primo piano riveste ancora una patologia "droga-correlata", l'AIDS, che è riuscita a<br />
ridare vitalità e prime pagine ad un fenomeno praticamente marginale. Sinceramente non capisco<br />
perché una infezione virale, simile ad altre tantissime esistenti nel panorama delle infezioni virali,<br />
abbia calamitato questo surplus di attenzioni su una "ricerca" che bisogna attivare in questo settore<br />
così come in altri similari. Forse sto estremizzando ma, se voi sentite i mass media e l'intera schiera<br />
degli attuali drogologi, vi accorgete che costoro hanno recuperato il vigore perso diventando<br />
megafono di questa problematica virale droga-correlata. Ad essi poi si sono aggiunti gli infettivologi,<br />
gli internisti che hanno trovato nuove strade per aprire reparti e sviluppare un proprio ambito<br />
assistenziale grazie a fondi ministeriali specifici. Non voglio dire con questo che il problema AIDS<br />
non sia un problema concreto; ma non mi pare che sia affrontato in modo armonico, così come si<br />
dovrebbe fare con le altre infezioni virali molto più antiche e molto più serie, che invece sono<br />
dimenticate. Inoltre mi pare che questo surplus di attenzioni abbia permesso di illudere le persone di<br />
star facendo ricerca sul fenomeno vivo mentre si sta ricercando semplicemente un vaccino per una<br />
patologia infettiva correlata. Quando poi arriveremo al vaccino avremo sicuramente risolto un<br />
problema virale droga-correlato, ma sicuramente non avremo costruito niente di solido riguardo al