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Studio sui ricongiungimenti familiari - Comune di La Spezia

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Le protagoniste delle interviste<br />

Le interviste approfon<strong>di</strong>te sono state sei, cinque delle quali con membri<br />

<strong>di</strong> famiglie in cui il ricongiungimento è stato effettuato da donne. In alcuni casi al<br />

momento dell’intervista era presente solo la madre o solo il figlio ricongiunto, in<br />

una, tutte e due contemporaneamente. Per quanto riguarda la seconda famiglia<br />

intervistata ho avuto un colloquio prima con la madre e dopo un certo periodo<br />

anche con la figlia.<br />

L’ultima intervista ho deciso <strong>di</strong> svolgerla non con donne che hanno<br />

effettuato il Ricongiungimento, ma con una Signora che, da molti anni residente<br />

alla <strong>Spezia</strong>, ha svolto plurimi lavori come me<strong>di</strong>atrice all’interno delle scuole: in<br />

lei cercavo una donna che, grazie anche ad un livello <strong>di</strong> istruzione decisamente<br />

alto rispetto alla me<strong>di</strong>a, fosse capace <strong>di</strong> ricoprire il ruolo dell’informatore<br />

dell’antropologo, ovvero quell’in<strong>di</strong>viduo che per proprie intrinseche<br />

caratteristiche è capace <strong>di</strong> stare in bilico tra due mon<strong>di</strong>, relativizzando in parte<br />

la propria cultura d’origine e mostrando verso <strong>di</strong> essa, come verso quella<br />

ospitante, un atteggiamento critico.<br />

Delle interviste riporterò <strong>di</strong> seguito un resoconto, inserendo fedelmente<br />

alcuni stralci <strong>di</strong> conversazione, per quel che riguarda racconti particolarmente<br />

interessanti o significativi. Poiché si tratta <strong>di</strong> conversazioni basate sulla fiducia<br />

che queste persone hanno riposto in me, è stata mia premura tutelare la loro<br />

identità <strong>di</strong>etro degli pseudonimi e celare comunque ogni riferimento che potesse<br />

renderle riconoscibili.<br />

Prima intervista: Dulce Maria<br />

Dulce Maria è una Signora <strong>di</strong> circa quarant’anni che vive in Italia dal<br />

1993, anno in cui sua sorella minore le ha trovato un lavoro a Napoli che le ha<br />

consentito <strong>di</strong> cominciare il suo percorso migratorio. <strong>La</strong> sorella trova poi un<br />

lavoro in un ristorante della <strong>Spezia</strong> e Dulce Maria decide <strong>di</strong> seguirla, sebbene<br />

simili occupazioni le siano precluse per problemi alla schiena. Si impegna<br />

subito come badante, lavoro che le sue parole descrivono nella sua<br />

pesantezza: “lavorava in casa de famiglia, dormiva, faceva tutto, anche<br />

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