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Studio sui ricongiungimenti familiari - Comune di La Spezia

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sai, andavano a ballare in questi posti per la festa della mamma… quelle<br />

cose lì… però non è che sono state tanto cattive, sono sempre mammone.<br />

E il maschio è un po’ birichino, madonna, se sente <strong>di</strong> essere già un<br />

uomo… a <strong>di</strong>ciassette anni!”<br />

Nonostante la propensione ad un atteggiamento antropologico, aperto ad<br />

ogni possibilità e tendenzialmente non giu<strong>di</strong>cante, un simile resoconto mi ha<br />

lasciato un peso gran<strong>di</strong>ssimo addosso. Riprendendo le parole <strong>di</strong> Augé e Kilani,<br />

Francesca Gobbo afferma<br />

“nel progetto antropologico la questione dell’altro… costituisce<br />

l’evidenza della <strong>di</strong>fferenza su cui è costruita la ricerca etnologica e<br />

produce l’idea del <strong>di</strong>verso che permette <strong>di</strong> prendere coscienza che<br />

c’è qualcosa che non è il medesimo e che ci dà il potere <strong>di</strong> concepire<br />

l’altro provocando il riconoscimento affascinato della <strong>di</strong>stanza.” 30<br />

Un etnografo si prepara sempre all’accettazione, si apre appunto<br />

all’affascinato incontro che la percezione della <strong>di</strong>stanza produce, ma alle volte<br />

un primo impatto con l’altro non può che irrigi<strong>di</strong>re l’animo, facendo sì, che con<br />

un movimento dettato da un atteggiamento etnocentrico, si arrocchi sulla<br />

propria morale, vedendola come buona e giusta al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> ogni tentativo <strong>di</strong><br />

comprensione. In quel momento, in cui dovevo ancora sentire tutti i dettagli e i<br />

risvolti <strong>di</strong> queste poche parole, sfioro l’atteggiamento <strong>di</strong> rifiuto che molti<br />

autoctoni mostrano alle volte nei confronti proprio <strong>di</strong> quest’altro. Devo cercare <strong>di</strong><br />

riprendere la necessaria <strong>di</strong>stanza e ciò mi risulta abbastanza facile nel<br />

momento in cui relativizzo il racconto rammentandomi che si tratta <strong>di</strong> un<br />

episo<strong>di</strong>o, non generalizzabile alla cultura dominicana; si tratta <strong>di</strong> vicende inoltre<br />

non prettamente culturali, che si verificano anche all’interno <strong>di</strong> famiglie <strong>di</strong> altre<br />

nazionalità, anche italiane. Certo è indubbio che la tendenza delle ragazze a<br />

<strong>di</strong>ventare ragazze madri in giovane età sia piuttosto frequente tra le<br />

dominicane, ma questo è un fatto che necessita <strong>di</strong> comprensione e non <strong>di</strong> un<br />

giu<strong>di</strong>zio. Molteplici i fattori che lo determinano, qui, come forse nel paese<br />

30 Gobbo F. (2004), pg.50.<br />

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