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Studio sui ricongiungimenti familiari - Comune di La Spezia

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più possibile i ragazzi alla con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> spazi e tempi scolastici attraverso i<br />

quali dovrebbe maturare una più salda unione e una sincera fiducia.<br />

Il senso <strong>di</strong> esclusione, invece, tra le ragazze dominicane e quelle italiane è<br />

reciproco, infatti, mi racconta, queste ultime si infasti<strong>di</strong>scono molto quando<br />

vengono escluse linguisticamente da conversazioni tenute in spagnolo, e al<br />

contrario, le ragazze dominicane percepiscono alle volte come un voltare le<br />

spalle <strong>di</strong> quelle italiane.<br />

Sempre stata promossa, afferma tuttavia <strong>di</strong> non andare benissimo in<br />

alcune materie, soprattutto in matematica, mentre meglio, anche se non<br />

benissimo, nelle altre, nonostante quello che lei reputa un <strong>di</strong>screto impegno a<br />

casa dove, il pomeriggio, stu<strong>di</strong>a circa un’ora. Al suo paese non aveva alcun<br />

problema <strong>di</strong> matematica, ma attribuisce questo semplicemente al fatto che là<br />

insegnano cose molto più semplici. Non ha gran<strong>di</strong> problemi con la storia,<br />

nonostante si stu<strong>di</strong>no cose completamente <strong>di</strong>verse; i risultati sono dovuti al fatto<br />

che è un argomento che le piace particolarmente.<br />

<strong>La</strong> madre ha conosciuto i suoi insegnanti, anche se li ha visti solo in<br />

spora<strong>di</strong>che circostanze: per ritirare la pagella, o durante un infortunio <strong>di</strong> Daysi.<br />

Come già altri genitori, confessa <strong>di</strong> non avere proprio il tempo per andare<br />

regolarmente alle u<strong>di</strong>enze, tuttavia in quelle occasioni è rimasta piacevolmente<br />

colpita dagli insegnanti che, sostiene, le hanno sempre parlato bene <strong>di</strong> sua<br />

figlia.<br />

Indago a questo punto le prospettive <strong>di</strong> Daysi per il futuro e lei si<br />

<strong>di</strong>mostra molto sicura dei suoi progetti: “Dopo le me<strong>di</strong>e vorrei andare a<br />

scuola per parrucchiere e poi l’appren<strong>di</strong>sta e poi aprire un negozio per<br />

parrucchiere…”; sta maturando questo progetto assieme ad una sua<br />

compagna <strong>di</strong> scuola. Daysi appena tre<strong>di</strong>cenne sogna già <strong>di</strong> non andare più a<br />

scuola e questo non per un personale o<strong>di</strong>o verso lo stu<strong>di</strong>o, che ripetutamente<br />

sostiene in parte <strong>di</strong> gra<strong>di</strong>re, ma perché “Forse, una carriera scolastica<br />

sarebbe troppo <strong>di</strong>fficile per me.. cioè fare tutto, superiori, Università,<br />

sarebbe troppo per me… Mi incoraggiano tutti, la Prof. mi ha detto che c’è<br />

una scuola che potrebbe fare per me, ma io vorrei più fare quella, la<br />

scuola per parrucchiera.”<br />

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