Studio sui ricongiungimenti familiari - Comune di La Spezia
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Conclusioni<br />
<strong>La</strong> presente ricerca è stata pensata per tentare <strong>di</strong> capire se il<br />
Ricongiungimento Familiare abbia un risvolto positivo sia sugli attori che lo<br />
mettono in atto, sia sulla società civile <strong>di</strong> accoglienza. Uno dei propositi <strong>di</strong><br />
questo istituto è infatti quello <strong>di</strong> far entrare quei migranti che, contribuendo al<br />
ricompattamento del nucleo familiare <strong>di</strong>sgregatosi al momento della migrazione,<br />
sono considerati portatori <strong>di</strong> stabilità.<br />
<strong>La</strong> nostra indagine ha fotografato genericamente gli andamenti<br />
dell’istituto nel quadriennio 2003-2006, scendendo in profon<strong>di</strong>tà solo per quel<br />
che riguarda la con<strong>di</strong>zione minorile, in particolare quella dominicana. Per dare<br />
una valutazione se costoro siano riusciti a inserirsi nella società civile si è<br />
ritenuto che fosse necessario valutare la loro adesione all’unica attività che loro<br />
compete, per <strong>di</strong>ritto, ma anche come dovere, ovvero la formazione scolastica.<br />
Giunta alla fine dell’inchiesta mi sono fatta alcune precise idee dei<br />
problemi che riguardano questa fascia della popolazione, impressione nata<br />
innanzi tutto da un’attenta riflessione sulle cifre emerse dai dati statistici, dalle<br />
lunghe conversazioni con i <strong>di</strong>retti interessati e inoltre dalla frequentazione <strong>di</strong> un<br />
luogo in cui i migranti spezzini si recano spesso, ovvero il Comitato Solidarietà<br />
Immigrati.<br />
Come già evidenziato durante le conclusioni della terza parte della<br />
ricerca, il primo dato allarmante è l’evasione scolastica e la <strong>di</strong>spersione <strong>di</strong><br />
quanti a scuola provano ad andarci. L’anagrafe del Provve<strong>di</strong>torato agli Stu<strong>di</strong> si<br />
alleggerisce sempre <strong>di</strong> più, anno dopo anno e inoltre neppure viene gravata da<br />
un numero crescente <strong>di</strong> ragazzi che a scuola proprio non ci hanno mai messo<br />
piede. Riporto <strong>di</strong> seguito una veloce tabella che riassume i dati dell’evasione<br />
scolastica, considerando questa volta esclusivamente i ragazzi tra i 6 e i 15<br />
anni, ovvero quelli che per legge dovrebbero andare a scuola. Nel momento in<br />
cui la ricerca viene condotta le istituzioni considerano infatti necessari nove anni<br />
per la formazione <strong>di</strong> un ragazzo<br />
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