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Studio sui ricongiungimenti familiari - Comune di La Spezia

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isogna scordare che spesso i bambini e soprattutto gli adolescenti che sono<br />

più o meno forzosamente condotti in Italia vivono una sorta <strong>di</strong> passaggio,<br />

sottoposti a plurimi strappi dagli affetti <strong>di</strong> sempre. E’ superficiale bollarli come<br />

delinquenti o svogliati perché manifestano comportamenti aggressivi oppure <strong>di</strong><br />

totale <strong>di</strong>strazione, date le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> stress, <strong>di</strong>sagio e spaesamento in cui si<br />

trovano a vivere. Questo stato <strong>di</strong> smarrimento non va affatto sottovalutato<br />

soprattutto per quanto riguarda i ragazzi adolescenti:<br />

“<strong>La</strong> decisione <strong>di</strong> farsi raggiungere dal figlio adolescente, appena si<br />

possiedono le con<strong>di</strong>zioni per il ricongiungimento, risponde a bisogni<br />

affettivi <strong>di</strong> vicinanza, ma determina interruzioni del percorso <strong>di</strong><br />

vita dei ragazzi che, in alcuni casi, non riescono a ritrovare in<br />

Italia un proprio equilibrio né a ricomporre una propria strada…<br />

Gli stu<strong>di</strong> abbandonati al Paese d’origine, ad esempio,<br />

rimangono sospesi per le <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> adattamento, soprattutto<br />

linguistico, alla scuola superiore italiana. Né è semplice trovare<br />

un lavoro…” 34<br />

E’ probabile che in molti casi si tratti <strong>di</strong> far ritrovare speranze a quei<br />

ragazzi che subiscono una forte pressione familiare e sociale proprio in un<br />

momento della vita instabile in cui i cambiamenti possono produrre devastanti e<br />

inaccettabili terremoti, senza contare che per loro, rispetto ai più piccoli, le<br />

stesse barriere linguistiche sono più <strong>di</strong>fficilmente sormontabili.<br />

Solo una figura competente, che abbia almeno le più fondamentali conoscenze<br />

<strong>di</strong> psicologia e pedagogia, li può realmente aiutare. Sono ragazzi che devono<br />

essere sostenuti innanzi tutto nell’inserimento nell’unico contesto sociale che<br />

necessariamente dovrebbero essere chiamati a vivere, ovvero l’aula scolastica<br />

e tale inserimento non dovrebbe essere considerato puramente linguistico. Si è<br />

visto nel caso <strong>di</strong> Daysi che la formazione linguistica l’ha aiutata a non perdere<br />

anni scolastici, tuttavia all’interno della classe ha instaurato scarsi e <strong>di</strong>ffidenti<br />

rapporti con le compagne autoctone. Inoltre, né la me<strong>di</strong>azione, né la scuola<br />

sono riuscite a toglierle la paura <strong>di</strong> non essere all’altezza della scuola italiana, al<br />

34 Lostia A., op. cit. pg. 15.<br />

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