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SLOVAR DIZIONARIO - AGROMIN

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Prefazione<br />

Questo dizionario è frutto di un progetto finanziato dal PROGRAMMA D’INIZIATIVA<br />

COMUNITARIA INTERREG III A ITALIA – SLOVENIA 2000-2006, obiettivo<br />

del quale è incentivare, sviluppare e aumentare la collaborazione transfrontaliera tra la<br />

minoranza italiana in Slovenia e la minoranza slovena in Italia nel campo della produzione<br />

e lavorazione dei prodotti tipici locali del settore primario.<br />

I due proponenti del progetto “<strong>AGROMIN</strong> – Agricoltura delle minoranze”, la<br />

Comunità Autogestita Costiera della Nazionalità Italiana di Capodistria in Slovenia e<br />

l’Associazione Regionale Agricoltori di Trieste in Italia, si sono posti due obiettivi principali<br />

che comprendono la realizzazione di un’unica offerta transfrontaliera di prodotti tipici che<br />

vedono il coinvolgimento diretto delle due minoranze e il rafforzamento della collaborazione<br />

tra i due gruppi etnici attraverso la collaborazione nel settore primario.<br />

Molte produzioni tipiche locali si contraddistinguono per la loro elevata qualità: vino,<br />

olio di oliva, miele, prodotti lattiero caseari, insaccati, ma anche frutta e verdura, che<br />

vengono prodotti su entrambi i lati del confine e coinvolgono produttori membri delle due<br />

minoranze.<br />

Le caratteristiche linguistiche e culturali, presenti nei territori di confine, contraddistinguono<br />

in maniera forte le due comunità etniche e rappresentano da un lato una ricchezza e<br />

un patrimonio inestimabile, dall’altro sono un fattore limitante per la collaborazione<br />

transfrontaliera. Ciò vale soprattutto per le due lingue, e segnatamente per la terminologia<br />

tecnica e scientifica, la cui padronanza è non di rado modesta anche presso gli appartenenti<br />

di gruppi etnici minoritari, conoscitori di entrambi gli idiomi.<br />

Per sopperire a questo problema i due proponenti del progetto hanno incluso tra le varie<br />

attività e i vari risultati anche la redazione di un dizionario scientifico dei termini che si usano<br />

nei seguenti indirizzi produttivi del settore primario: apicoltura, viticoltura e produzione<br />

vinicola, olivicoltura e olio, produzione lattiero casearia e orticoltura. Anche se in questo<br />

dizionario non vengono trattati i termini che riguardano la produzione di insaccati e la<br />

frutticoltura, ad eccezione dell’ulivo, si ritiene che esso possa favorire in modo incisivo lo<br />

sviluppo della collaborazione tra le due minoranze.<br />

La raccolta dei termini scientifici, a causa della sua complessità e del fatto che il lavoro sia<br />

stato svolto da un’unica persona , è senza dubbio incompleta. Riguardo alla terminologia in<br />

questo settore entrambe le lingue sono molto ricche e soprattutto assai dinamiche. Ai termini<br />

già consolidati si aggiungono continuamente dei nuovi, il che fa sì che è impossibile stare al<br />

passo dell’evoluzione linguistica. Ciò vale soprattutto per la lingua slovena, che è una lingua<br />

“scientificamente” più giovane e conseguentemente più dinamica di quella italiana, che ha<br />

iniziato molto prima il suo percorso di sviluppo scientifico. Anche l’adattamento dei termini<br />

scientifici ai neologismi, soprattutto dall’inglese, è diverso tra le due lingue. Lo sloveno adotta<br />

in maniera più prudente e lenta i termini stranieri, l’italiano lo fa invece con un approccio più<br />

aperto ed immediato e questo comporta dei problemi, che sono però del tutto transitori.<br />

Detto ciò riteniamo che tutte le problematiche, che si riscontrano durante la stesura di<br />

dizionari tecnici e scientifici, siano superabili. Gli esperti da entrambi i lati del confine<br />

possono contribuire in maniera significativa che questo dizionario, il primo, ma concreto<br />

passo per una maggiore e più intensa collaborazione transfrontaliera nel settore primario,<br />

possa svilupparsi in una forma più ricca e completa.<br />

Il coordinatore tecnico del progetto<br />

Dr. Mario Gregori<br />

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