di Stefano Di Marino - Words from Italy

Jaga accolse gli ultimi colpi di Julius con un fremito, poi emise una risatina.
Rimasero allacciati l’uno all’altra.
Dopo un interminabile intervallo di silenzio lei disse: — Non facevo più l’amore
da anni. Da quando Hakermann mi portò via da quel bordello di Sulu.
— Lo ami?
— Non si può amare uno così. Lui è uno Yakuza nonostante tutto, un samurai.
Sono stata la sua geisha per anni. L’ho servito, l’ho accudito, ma non ho potuto
andare oltre. Lui è ossessionato da Kono, il legame che li unisce è troppo forte.
Julius passò una mano sulla schiena della ragazza.
Jaga, abbandonando ogni aggressività, gli si strinse contro come una
bambina. Singhiozzava. Julius non volle pensare. Anche lei era una nemica.
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