di Stefano Di Marino - Words from Italy

AppuntAmento A SAmAringA
— Forse Hakermann ha bisogno di qualcosa che Bang Shan gli può fornire, e
questo qualcosa non è direttamente collegato con Bao Lan.
— Giusto. Ragioniamo. Hakermann raccoglie il papavero, poi lo raffina in
morfina; a questo punto ci pensano i giapponesi a effettuare la successiva
operazione di lavorazione. Una precauzione che consente agli Yakuza di
esercitare un controllo diretto su Hakermann, in modo che lui non possa mai
trattare direttamente con gli acquirenti...
— Supponiamo che invece Hakermann, sobillato da Kasparoff, voglia saltare
questo gradino; di cosa può aver bisogno?
— Anidride acetica: senza è impossibile passare dalla morfina all’eroina.
— Per cui Bang Shan, pagato da Jaga, fornisce il materiale adatto alla
raffineria. E chi potrà essere l’acquirente che comprerà il prodotto raffinato e lo
smisterà sul proprio mercato, pagando pronta cassa i soldi che finanzieranno
l’operazione di Kasparoff?
— Il generale Bao Lan — sospirò la ragazza dopo un attimo — e il cerchio si
chiude.
Julius si alzò e pagò il conto.
— Non del tutto, visto che dobbiamo ancora scoprire alcuni dettagli quali
le motivazioni di Hakermann, ma l’operazione comincia ad assumere una
certa fisionomia. Vieni, il prossimo passo è controllare il Malacca Queen, non
dovrebbe essere difficile rintracciarlo. Dobbiamo avere la conferma dei nostri
sospetti.
La zona del porto era pregna del sapore salato dell’Oceano.
Poco distante dai docks le pescherie smistavano il pesce trasportato a
terra dalla flotta dei pescatori che battevano quella regione del Mar Cinese
Meridionale.
Julius si sporse dietro una pila di cassoni di legno marcito. Il Malacca
Queen dondolava ormeggiato al molo, senza destare sospetti all’osservatore
superficiale.
In realtà c’era un certo movimento da un quarto d’ora a quella parte. Un paio
di furgoni si erano fermati proprio lì vicino e alcuni marinai avevano preso a
gironzolare sul molo quasi per caso.
In loro si intuiva la figura di uomini scure, i ceffi utilizzati dalla malavita locale
per tenere a distanza i curiosi.
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