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di Stefano Di Marino - Words from Italy

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AppuntAmento A SAmAringA<br />

a confrontarsi con il caos si rischia <strong>di</strong> <strong>di</strong>venirne parte? Ma io la sto annoiando,<br />

Julius. Posso chiamarla così, familiarmente?<br />

Il mercenario annuì portando il sakè alle labbra.<br />

Un uomo singolare Hakermann, aveva qualcosa <strong>di</strong> strano nella voce, nei<br />

movimenti e al tempo stesso tra<strong>di</strong>va un profondo turbamento interiore. Come se<br />

<strong>di</strong>etro le sue sibilline parole si nascondessero chissà quali segreti...<br />

— Jaga le ha parlato <strong>di</strong> un lavoro, vero?<br />

— Qualcosa che ha a che fare con degli esplosivi, se ho ben capito, qualcosa<br />

che deve rimanere segreto.<br />

L’ultima parola fece sussultare Hakermann. Ebbe come un guizzo negli occhi,<br />

poi portò l’in<strong>di</strong>ce teso sulle labbra come per suggellare il silenzio.<br />

— Segreto — ripeté con un sorriso mesto. — Solo la foresta ha i suoi segreti,<br />

ma quelli degli uomini non sono che menzogne... tra<strong>di</strong>menti. Lei non sa, mio caro<br />

amico, il piacere che provo nel poter comunicare con un occidentale... capisce,<br />

vero? — <strong>di</strong>sse guardando la giungla silenziosa eppure vivissima <strong>di</strong>nanzi a loro.<br />

— Sì, credo <strong>di</strong> capire — rispose Julius.<br />

Il vecchio pareva vivere in un mondo tutto suo, e rompere quella sorta<br />

d’incanto sarebbe stato un errore.<br />

— E allora conosce l’angoscia <strong>di</strong> sentirsi persi in questo mondo che non è il<br />

nostro, e che però reclama <strong>di</strong>ritti sulla nostra vita, sulla nostra morale? È come<br />

una madre, sì, una madre crudele a volte, ma anche confortante, in cui sarebbe<br />

facile lasciarsi morire... Un lavoro, <strong>di</strong>cevo, e segreto, come lei ha già compreso<br />

— <strong>di</strong>sse riprendendo un tono più vicino alla realtà che al le fantasticherie <strong>di</strong><br />

pochi istanti prima — molto importante. Sull’altro lato dell’isola, dove ci sono solo<br />

foreste, stiamo progettando qualcosa <strong>di</strong> fantastico, ma per realizzarlo abbiamo<br />

bisogno <strong>di</strong> un uomo come lei, uno che sappia dove piazzare le cariche al<br />

momento giusto.<br />

— Mi è sembrato che il suo esercito abbon<strong>di</strong> <strong>di</strong> uomini in grado <strong>di</strong> fare una<br />

cosa del genere.<br />

Hakermann fece un gesto stizzito con la mano.<br />

— Soldataglia. Quando quarant’anni fa giunsi in Oriente, ero io a pre<strong>di</strong>sporre<br />

le cariche. Io ero come lei, sa? Ar<strong>di</strong>mentoso, audace, con il senso del dovere<br />

stampato a fuoco nel petto.<br />

— Non mi sopravvaluti, non sono un eroe.<br />

— E chi lo è? Io forse? Certo, conosco l’onore, ma... so anche cosa significhi<br />

infangare la parola data.<br />

Seguì un silenzio <strong>di</strong> ghiaccio. Julius non osava fiatare.<br />

— 53 —

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