di Stefano Di Marino - Words from Italy
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AppuntAmento A SAmAringA<br />
17<br />
Il vento si era calmato. Su Samaringa regnava una pace innaturale,<br />
contrappuntata da una notte senza luna, presagio <strong>di</strong> tempesta. Julius vegliava<br />
accanto al camion, già carico degli ottanta chili d’eroina.<br />
Accoccolati vicino al mezzo <strong>di</strong> trasporto, una mezza dozzina <strong>di</strong> pistoleri<br />
ascoltava musica da una ra<strong>di</strong>olina, fumando.<br />
Nessuno parlava, la tensione era al massimo.<br />
Era passata mezzanotte e non c’era ancora nessuna traccia del Dakota <strong>di</strong><br />
Thran Lee.<br />
Per la centesima volta Julius si scoprì a stu<strong>di</strong>are gli uomini della scorta,<br />
valutandone le capacità. Uomini duri, rotti a tutte le violenze, gente che dormiva<br />
col <strong>di</strong>to sul grilletto.<br />
Avevano saputo della fine <strong>di</strong> Lo Shang e <strong>di</strong> certo nutrivano il fondato sospetto<br />
che fosse stato proprio Julius a chiudere il conto con il loro capo.<br />
Non ci facevano troppo caso. Lo Shang non doveva aver avuto molti amici tra<br />
quella gente.<br />
Piuttosto adesso rispettavano Julius, come se l’avessero accettato in un club.<br />
Quello degli assassini. E <strong>Di</strong>o sapeva se non avevano ragione.<br />
Il mercenario si raschiò la gola portando la mano alla Browning appesa alla<br />
cintura. A volte faticava a ricordare che stava dalla parte dei buoni in quel western<br />
equatoriale, dove la vita <strong>di</strong> un uomo si giocava alla roulette a ogni minuto. Voleva<br />
pregare per invocare la buona sorte, ma non ricordava il nome del <strong>di</strong>o degli<br />
assassini.<br />
Rimase solo con se stesso per il resto della notte. Che ne sarebbe stato, alla<br />
fine, <strong>di</strong> Jaga Thanut?<br />
Il ru<strong>di</strong>mentale campo d’aviazione era immerso nell’oscurità. Gli uomini <strong>di</strong><br />
guar<strong>di</strong>a, nervosi, passeggiavano dandosi una voce <strong>di</strong> tanto in tanto, come per<br />
convincersi <strong>di</strong> essere vivi.<br />
La foresta misteriosa era piena <strong>di</strong> vita impalpabile, che si fondeva con il<br />
mare in un echeggiare <strong>di</strong> fruscii e <strong>di</strong> richiami, che rammentavano agli uomini la<br />
presenza degli spiriti.<br />
Finalmente un rombo. Lontano, ma continuo.<br />
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