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di Stefano Di Marino - Words from Italy

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AppuntAmento A SAmAringA<br />

Julius sentì il terreno scivolargli sotto i pie<strong>di</strong>. Sbarrò gli occhi seguendo il<br />

luccichio della lama percorrere una traiettoria <strong>di</strong>retta alla sua testa. Insaccò il<br />

collo nelle spalle.<br />

Schivato! Aveva sentito fischiare la katana a un palmo dal viso.<br />

Improvvisamente lanciò l’UZI tra le gambe del giapponese, che rimase per un<br />

attimo interdetto. Julius scalciò con quanta forza aveva in corpo. La sua tibia colpì<br />

violentemente allo stomaco lo yakuza, che sbatté contro il muro della sala ra<strong>di</strong>o.<br />

Non fece a tempo a riprendersi, un proiettile <strong>di</strong> mitragliatore lo inchiodò sul posto.<br />

A.J. era comparso come dal nulla. Poi Julius raccolse il Famas del nipponico e<br />

prese a correre verso l’interno della casa.<br />

Il primo giapponese non si accorse neanche <strong>di</strong> morire. Hakermann aveva<br />

compiuto una capriola fino alle spade.<br />

Sguainata la katana aveva colpito senza neppure guardare.<br />

Il secondo non ebbe il tempo <strong>di</strong> sguainare la lama; il tedesco gli mozzò la testa<br />

quando ancora le sue mani erano artigliate sul fodero <strong>di</strong> cuoio.<br />

In un attimo terribile Hakermann incrociò lo sguardo del pistolero. Era troppo<br />

lontano per poterlo colpire per primo e da vicino. Un errore fatale.<br />

Julius correva col cuore in gola. Sotto la volta incrociò Stark, sporco del sangue<br />

dei due yakuza. Lo Spas aveva fatto un macello.<br />

Hakermann strinse la katana come una cima lanciata da una nave a un uomo<br />

caduto nella tempesta.<br />

Nonostante tutto il suo giovane rivale non si decideva a sparare. La morte<br />

dei suoi compagni e gli or<strong>di</strong>ni ricevuti (— Lo voglio vivo — aveva detto Kono) lo<br />

inibivano.<br />

Ma non sarebbe durata molto. Non aveva scelta.<br />

Si guardarono nelle pupille. Per uno dei due era scoccata l’ultima ora.<br />

Dov’era Hakermann? Jaga bran<strong>di</strong>va la Python con il cane già alzato. Nell’aria<br />

c’era solo il suono della morte. Cupo e monotono avvolgeva ogni altra voce.<br />

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