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di Stefano Di Marino - Words from Italy

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— È lo scotto che deve pagare per trattare affari qui a Samaringa, fino a<br />

prova contraria comando ancora io. Non voglio i suoi uomini alla raffineria. —<br />

Hakermann fece una pausa <strong>di</strong> me<strong>di</strong>tazione, durante la quale vuotò la pipa in<br />

un posacenere scolpito con le fattezze orrende <strong>di</strong> un mostro della foresta. — In<br />

ogni caso i suoi controlleranno la merce alla consegna e lui potrà constatarne<br />

la qualità.<br />

Hakermann, senza aggiungere altro, andò in fondo alla stanza. Mosse<br />

le mani sugli intarsi <strong>di</strong> una statua <strong>di</strong> tek, azionando il meccanismo <strong>di</strong> una<br />

cassaforte. Ne estrasse un pacchetto <strong>di</strong> polvere bianca che gettò sulla<br />

scrivania.<br />

— Questo è il campione che esaminerà allo scambio dei gioielli. In ogni<br />

caso credo che i suoi faranno un altro controllo al momento della consegna.<br />

— Prevede problemi? — si informò Julius. Hakermann scosse la testa con<br />

un sospiro.<br />

— Nessuno ha interesse a fregare l’altro in questo affare. Tutti vogliono che<br />

tutto finisca in fretta e senza intoppi. Una volta caricata la merce, Thran Lee<br />

sarà scortato al Dakota e sparirà dalla nostra vita.<br />

Seguì un pesante silenzio, poi il tedesco aggiunse: — E noi, da Samaringa,<br />

partiremo per Goa e da lì per Ceylon; dobbiamo mettere più strada possibile<br />

tra noi e gli Yakuza.<br />

— E l’isola... tutto questo andrà perduto.<br />

Hakermann si concesse una lunga occhiata ai giar<strong>di</strong>ni della villa prima <strong>di</strong><br />

rispondere. — Tutto perduto, ma non c’era altra scelta... Ricominceremo in un<br />

altro luogo.<br />

— Perché? — non poté trattenersi dal chiedere Julius — perché perdere<br />

tutto e mettersi contro gli Yakuza se...<br />

Hakermann ebbe un sorriso teso, quasi sardonico.<br />

— Giri — rispose — un dovere a cui bisogna adempiere e a cui non si può<br />

<strong>di</strong>sattendere... Vi siete rivelato un collaboratore prezioso, Julius, forse un giorno<br />

vi racconterò la storia della mia vita. Per adesso dovete solo obbe<strong>di</strong>re. Avevo<br />

pensato <strong>di</strong> mettere Lo Shang a capo <strong>di</strong> quella scorta, ma quel grosso i<strong>di</strong>ota<br />

non si fa vedere... Peggio per lui, ci andrete voi stesso.<br />

Il caldo era opprimente. Un velo <strong>di</strong> sudore copriva il corpo <strong>di</strong> Julius, intento nei<br />

suoi esercizi <strong>di</strong> Taiji. Udì appena Jaga <strong>di</strong>etro <strong>di</strong> sé.<br />

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