di Stefano Di Marino - Words from Italy
di Stefano Di Marino - Words from Italy
di Stefano Di Marino - Words from Italy
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
AppuntAmento A SAmAringA<br />
Kilsky puntava verso il cielo scuro uno strano cannocchiale, poco più lungo <strong>di</strong><br />
una spanna e con una sola lente. Potentissimo, ingran<strong>di</strong>va sino a cento volte,<br />
intensificando la luce presente me<strong>di</strong>ante un sofisticato sistema <strong>di</strong> rifrazione<br />
escogitato dai laboratori sovietici.<br />
— Eccoli — esclamò — tu non ci crederai, ma il contatto è Rakov.<br />
Daniov sobbalzò <strong>di</strong>straendosi per un attimo.<br />
— Quel serpente!<br />
Chen era teso come una corda <strong>di</strong> violino.<br />
Doveva rischiare? Poteva? La canna della pistola era troppo vicina al suo capo<br />
per poter giocare d’azzardo con la fortuna.<br />
La mano <strong>di</strong> Kilsky si mosse sulla tastiera dei coman<strong>di</strong>.<br />
— Oliver l’ha messa al corrente della situazione?<br />
— Sì, so che i vostri vogliono riorganizzare il Malayan Communist Party, ma<br />
mancano i fon<strong>di</strong>.<br />
— Tra poco li avranno.<br />
— Sapevo che qui i comunisti sono rimasti piuttosto <strong>di</strong>sorganizzati dopo le<br />
batoste che hanno ricevuto in Indonesia.<br />
— Roba vecchia, il partito clandestino può contare su migliaia <strong>di</strong> sostenitori... Il<br />
problema dei fon<strong>di</strong> sussiste ugualmente, ma il Centro <strong>di</strong> Mosca ha trovato il modo<br />
<strong>di</strong> sovvenzionare l’operazione.<br />
— Come? Un versamento <strong>di</strong>retto <strong>di</strong> fon<strong>di</strong> neri? È questo che ha in mente<br />
Kasparoff?<br />
— No, i sol<strong>di</strong> saranno fomiti da un uomo chiamato Klaus Hakermann.<br />
In quell’istante un violento scossone proiettò i due uomini l’uno contro l’altro. Il<br />
russo emise un gemito strozzato, aveva battuto la testa contro la maniglia della<br />
cabina. Dalla fronte perdeva un rivolo <strong>di</strong> sangue.<br />
Julius fu percorso da una sgradevole sensazione. Guardò oltre il vetro <strong>di</strong><br />
plexiglass. Erano sospesi a trecento metri d’altezza, sul braccio <strong>di</strong> mare che<br />
<strong>di</strong>vide Singapore da Sentosa.<br />
— Santa Madre — esclamò il russo — ci hanno scoperti.<br />
— Non è detto, forse è un semplice guasto.<br />
— No, ci hanno scoperti vi <strong>di</strong>co... Siamo finiti.<br />
Julius avrebbe voluto controbattere, ma non ne ebbe il tempo. La cabina<br />
riprese la sua corsa verso l’isola a una velocità folle. Nessuna migliore conferma<br />
ai sospetti <strong>di</strong> Rakov...<br />
— 23 —