31.05.2013 Views

di Stefano Di Marino - Words from Italy

di Stefano Di Marino - Words from Italy

di Stefano Di Marino - Words from Italy

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

AppuntAmento A SAmAringA<br />

12<br />

Nel pa<strong>di</strong>glione esterno al giar<strong>di</strong>no si u<strong>di</strong>vano solo i versi degli uccelli che<br />

salutavano il nuovo sole.<br />

Julius compì quattro passi sotto l’arcata <strong>di</strong> cemento levigato a marmo. Scorse<br />

Hakermann con un magnifico kimono tra<strong>di</strong>zionale cloro antracite che curava il filo<br />

della sua spada con una pietra grezza.<br />

Il mercenario stu<strong>di</strong>ò il lento ripetersi del movimento, accompagnato dallo<br />

sfrigolio della pietra sull’acciaio.<br />

Piccole scintille brillavano sulla lama, quasi in un rito. Hakermann volse il capo<br />

verso il nuovo venuto.<br />

Intuendo l’interesse <strong>di</strong> Julius per la spada interruppe il suo lavoro, protendendo<br />

la katana <strong>di</strong>nanzi a sé.<br />

— Crede alla sfortuna? — domandò improvvisamente.<br />

— Ci ho vissuto assieme per tutta la vita, siamo buoni amici.<br />

— Bella risposta — si compiacque Hakermann. — No, intendevo al fato? Vede,<br />

questa non è una normale katana, ma l’opera <strong>di</strong> un fabbro forgiatore chiamato<br />

Muramasa. I giapponesi pensano che il carattere del forgiatore si rifletta nella<br />

qualità della spada; in particolare credono che ci siano spade stregate destinate<br />

a portare sventura ai loro padroni. Tutto il lavoro <strong>di</strong> Muramasa è circondato da<br />

leggende come questa. Era pazzo, sebbene abilissimo, e le sue lame hanno<br />

sempre portato sventura ai loro proprietari.<br />

— Immagino che suggerirle <strong>di</strong> allontanare da sé quella lama sia inutile.<br />

Hakermann sorrise.<br />

— È una parte <strong>di</strong> me ormai, il dono <strong>di</strong>... un maestro, un amico. No, devo<br />

con<strong>di</strong>viderne il destino.<br />

Ci fu un attimo <strong>di</strong> silenzio durante il quale il tedesco parve lottare con i suoi<br />

fantasmi personali.<br />

Poi, come in trance, riprese ad affilare la spada.<br />

Il ritmico rumore della pietra sulla lama era come una condanna a morte non<br />

pronunciata.<br />

— 75 —

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!