di Stefano Di Marino - Words from Italy
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AppuntAmento A SAmAringA<br />
18<br />
Albeggiava. L’aria era pregna <strong>di</strong> un sapore <strong>di</strong> fumo, caldo e pesante sulla scena<br />
dell’azione.<br />
Julius socchiuse un occhio nel tentativo <strong>di</strong> arginare il bruciore provocatogli da<br />
una goccia <strong>di</strong> sudore passata sotto le ciglia.<br />
La villa <strong>di</strong> Hakermann pareva un enorme pa<strong>di</strong>glione abbandonato. Ma la vita e<br />
la morte stessa vi alloggiavano nascoste.<br />
Oltre la volta <strong>di</strong> pietra c’erano due Yakuza armati <strong>di</strong> mitragliatori Famas <strong>di</strong><br />
fabbricazione francese. Uno invece, quello seduto vicino alla statua del guerriero<br />
proprio al limitare del bacino delle carpe, reggeva una katana. Per le questioni<br />
d’onore gli Yakuza preferivano ancora le armi tra<strong>di</strong>zionali.<br />
All’interno della villa dovevano esserci almeno altri quattro giapponesi,<br />
contando i due che montavano la guar<strong>di</strong>a nella sala ra<strong>di</strong>o vicino all’ala che Julius<br />
aveva occupato nelle notti precedenti.<br />
Il grosso del gruppo teneva il campo d’atterraggio o era in giro per Samaringa<br />
in cerca dell’eroina.<br />
Non l’avrebbero trovata tanto presto. Julius e i suoi compagni avevano<br />
nascosto il camion nella radura, avendo cura <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sporre un piccolo scherzo<br />
per gli uomini <strong>di</strong> Kono che incautamente vi si fossero avvicinati.<br />
L’oyabun era con i suoi nella giungla.<br />
Julius pensò che se fossero riusciti a liberare Hakermann e a impadronirsi<br />
dei gioielli prima del suo ritorno, avrebbero avuto una possibilità <strong>di</strong> lasciare<br />
Samaringa vivi.<br />
Sulla via <strong>di</strong> fuga Julius aveva un suo progetto personale. Ma non era quello il<br />
momento per pre<strong>di</strong>sporre i prossimi passi. Quello che contava era il problema<br />
contingente: gli otto uomini <strong>di</strong> guar<strong>di</strong>a alla villa <strong>di</strong> Hakermann.<br />
Klaus Hakermann non fiatava. Il guerriero che aveva creduto sopito dentro <strong>di</strong><br />
sé si era risvegliato d’un tratto.<br />
Kono l’aveva scoperto, non gli avrebbe perdonato <strong>di</strong> aver infranto il giri, non<br />
avrebbe accettato scuse. I loro legami passati non contavano più. Kono stesso<br />
aveva un’obbligazione verso gli Yakuza <strong>di</strong> Osaka. Lui aveva garantito per il gaijin,<br />
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