di Stefano Di Marino - Words from Italy

tropicali con le loro divise nere.
Era proprio il camion rubato da Julius e dai suoi soci.
Il vetro del lunotto era a pezzi, incrostato del sangue dell’autista ucciso da
Stark.
Con cautela uno dei ninja si avvicinò alla portiera. Le dita avvolte in un
guanto di pelle di cinghiale sfiorarono la maniglia. Sospettoso il ninja evitò di
aprire, temendo un tranello.
Dopo un rapido esame decise di penetrare nell’abitacolo dallo squarcio
del lunotto anteriore. Fece un passo laterale in modo da portarsi in posizione
adatta a salire sul parafango del camion.
Appoggiò il piede nel punto esatto che Lal Shirkabadhi aveva previsto
qualche ora prima.
Il ninja bestemmiò sentendosi mancare la terra sotto i piedi. Un cappio era
scattato intorno alla sua caviglia, trascinandolo verso l’alto.
Fece per estrarre un pugnale dalla manica della tuta, ma il meccanismo
escogitato dal cacciatore di tigri lo risucchiò ancora più in alto. Il corpo del ninja
fu sbattuto con violenza contro il tronco di un albero poco distante.
Fu scosso da un fremito orribile... Dissimulate dalla cortesia muschiosa,
tre lame seghettate avevano arpionato il corpo del giapponese uccidendolo
all’istante.
Una vecchia trappola, che se funzionava per le tigri era efficacissima anche
per gli uomini.
Ma Lal aveva superato se stesso in abilità e crudeltà.
Il corpo senza vita del ninja rotolò sul terreno in un punto calcolato con
precisione dall’indiano.
Il peso del cadavere fece schioccare qualcosa di cui i compagni non si
resero subito conto.
Un attimo dopo, quando cominciarono a intuire la trappola in cui erano
caduti, i rimanenti due ninja non furono in grado di far nulla per sfuggire alla
morte.
La miccia azionata dal meccanismo catalizzato dal morto fece esplodere le
granate poste sotto la carrozzeria del camion.
Ci fu uno scoppio frastornante. In un attimo il mezzo divenne una palla di
fuoco avvolta in una nuvola di fumo nero.
Uno dei ninja si incendiò come una torcia. Urlò disperato, incapace di
sottrarsi a quella morte orribile.
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