di Stefano Di Marino - Words from Italy
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AppuntAmento A SAmAringA<br />
Il senso della scena era chiaro.<br />
I giapponesi li avrebbero massacrati, Kono voleva solo Hakermann. Gli stava<br />
proponendo un regolamento <strong>di</strong> conti da uomo a uomo. Da samurai a samurai.<br />
Hakermann si morse il labbro, indeciso, poi sospirò.<br />
Il suo viso era più sereno ora. Era quello il momento che aveva aspettato,<br />
desiderato nonostante tutto.<br />
Non sarebbe venuto a patti con la propria coscienza quella volta. Avrebbe<br />
affrontato il proprio destino con fermezza.<br />
Fece per salire sul ponte. La mano <strong>di</strong> Jaga lo trattenne.<br />
— No — supplicò la moluccana.<br />
Con fermezza ma dolcemente Hakermann scostò la ragazza da sé. Si<br />
voltò verso <strong>di</strong> lei correndo con lo sguardo sui suoi lineamenti, come un padre<br />
che guarda la figlia prima <strong>di</strong> addormentarsi. Passò le <strong>di</strong>ta sulla fronte <strong>di</strong> lei,<br />
decidendosi in ultimo a deporvi un rapido bacio.<br />
Infine Hakermann cercò Julius. Tese la mano ricevendone una rapida stretta.<br />
Julius annuì, si erano capiti. Ci son debiti che un uomo deve pagare, prima o<br />
poi.<br />
Stringendo la katana Hakermann scese dal Cormorano con stu<strong>di</strong>ata lentezza.<br />
I giapponesi lo fissavano impassibili.<br />
L’agente russo respirava con lenta regolarità, compiendo ogni gesto come un<br />
rito. In cuor suo era certo che quello fosse l’ultimo giorno che vedeva sulla terra.<br />
Paura? Sì, certo, la vita era bella nonostante tutto, ma ora non poteva<br />
scegliere, doveva battersi.<br />
Sentì l’acqua lambirgli i polpacci, calda.<br />
Avanzò sino alla spiaggia con gli occhi fissi su Matsushita, il suo maestro, il<br />
suo signore, il suo amante.<br />
Vi intravvedeva rispetto, ora. Adesso erano <strong>di</strong> nuovo due pari. Qualunque fosse<br />
stato l’esito del duello, l’onore era ristabilito. Il sangue lavava il tra<strong>di</strong>mento.<br />
Per un attimo Hakermann rivide tutti gli anni trascorsi in Oriente, le lezioni<br />
impartitegli da Kono, ma stavolta non sarebbe stato solo un incontro <strong>di</strong> Kendo, il<br />
loro.<br />
Quando giunse <strong>di</strong>nanzi a Kono, Hakermann era un altro uomo. Ormai tutti<br />
i fantasmi della sua esistenza non avevano più importanza. L’onore, la patria,<br />
l’amore. Tutto scoloriva.<br />
Ora lui era lì. Contava solo l’attimo fuggevole, avevano ragione i maestri zen.<br />
Si inginocchiò <strong>di</strong>nanzi a Kono sciogliendo la fascia dell’abito che indossava. Le<br />
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