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di Stefano Di Marino - Words from Italy

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erano a punto. Spinse con forza la leva non appena la notte fu rischiarata dal<br />

primo lampo.<br />

Un fragore mici<strong>di</strong>ale pervase la scogliera agitandola come un terremoto.<br />

Julius vide lo spuntone <strong>di</strong> roccia sbriciolarsi letteralmente sotto la<br />

spinta deflagrante dell’esplosivo. Lingue <strong>di</strong> fuoco brillarono nella notte,<br />

accompagnandosi con una serie <strong>di</strong> esplosioni concatenate l’una all’altra.<br />

Uno spettacolo terribile e affascinante.<br />

Per un lungo minuto non si udì che il rumore del tuono, come un vulcano<br />

in eruzione. Poi tutto tacque, un ronzio persistente sibilava nelle orecchie <strong>di</strong><br />

Julius.<br />

Qua e là bruciava ancora qualcosa, e la scogliera aveva mutato aspetto.<br />

Ora sarebbe stato compito degli uomini picconare i resti <strong>di</strong> ciò che era stata la<br />

scogliera. Se il tempo teneva, il campo sarebbe stato pronto per la data fissata.<br />

— Male<strong>di</strong>zione! — esclamò il mercenario.<br />

Una parte delle cariche non era esplosa e lo zoccolo <strong>di</strong> roccia che<br />

avrebbero dovuto <strong>di</strong>vellere si ergeva ancora come un baluardo su quel campo<br />

<strong>di</strong> battaglia devastato.<br />

Julius premette il manicotto del detonatore <strong>di</strong>verse volte <strong>di</strong> seguito,<br />

ricavandone solo un rumore secco.<br />

La pioggia doveva aver guastato il condotto.<br />

— Io vado a vedere cos’è successo! — gridò agli uomini ancora chiusi nei<br />

loro ripari.<br />

Se riusciva a comprendere dov’era il guasto ce l’avrebbe fatta per la notte,<br />

almeno per quella parte <strong>di</strong> lavoro...<br />

Con una serie <strong>di</strong> rapi<strong>di</strong> balzi, Julius arrivò in prossimità dello zoccolo <strong>di</strong><br />

pietra. Aveva seguito il cavo della miccia passo per passo. Fissò le casse <strong>di</strong><br />

esplosivo, sistemate in posizione tale da non lasciare la possibilità allo scoglio<br />

<strong>di</strong> rimanere in pie<strong>di</strong>. Parevano intatte.<br />

Sudato e ansante Julius si chinò fino a terra, prendendo tra le mani la<br />

miccia.<br />

Forse la pioggia l’aveva rovinata?<br />

Oppure l’acqua era filtrata nelle casse bagnando la polvere nera, e<br />

rendendola così inservibile?<br />

Imprecò immaginando già <strong>di</strong> dover sostituire tutto l’esplosivo e riprendere il<br />

lavoro daccapo. Ci sarebbe voluta un’intera giornata.<br />

Chino sulle casse si deterse il sudore con il dorso della mano. Ecco...<br />

— 84 —

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