di Stefano Di Marino - Words from Italy
di Stefano Di Marino - Words from Italy
di Stefano Di Marino - Words from Italy
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
AppuntAmento A SAmAringA<br />
Nulla...<br />
Forse i due <strong>di</strong>etro le palme erano solo un’avanguar<strong>di</strong>a.<br />
Dopo un attimo d’incertezza Julius riprese a correre. Saltò a piè pari il<br />
cadavere <strong>di</strong> Thran: ecco uno che non avrebbe mai visto Sumatra.<br />
Già A.J. e Jaga stavano spingendo in acqua il fragile scafo. Dal ponte del<br />
Cormorano u<strong>di</strong>rono il grido <strong>di</strong> Patrizia. Probabilmente svegliata <strong>di</strong> soprassalto,<br />
la bella italiana ancora non riusciva a comprendere ciò che realmente avveniva.<br />
Nuda come un verme, si sbracciava dal ponte nel tentativo <strong>di</strong> ottenere una<br />
spiegazione.<br />
Julius avrebbe voluto gridarle una parola rassicurante, ma qualcosa glielo<br />
impedì. Una mano spuntò dalla sabbia come da un inferno nascosto. Il<br />
mercenario si sentì scivolare, attanagliato dalla paura.<br />
Vide appena il viso del ninja che usciva dal suo nascon<strong>di</strong>glio nel quale aveva<br />
pazientemente atteso che uno dei fuggiaschi gli arrivasse a tiro.<br />
Julius percepì la lama del coltello che vorticava a un passo dalla sua gola.<br />
Nella caduta aveva perso il Famas.<br />
Per un attimo ebbe negli occhi l’espressione animalesca dell’assassino<br />
partorito dalla terra.<br />
Poi la <strong>di</strong>sperata voglia <strong>di</strong> vivere ebbe il sopravvento sulla paura.<br />
Afferrò il polso armato torcendolo all’in<strong>di</strong>etro. Rotolarono sulla sabbia fino al<br />
mare. Il tocco gelido dell’acqua infuse a Julius un nuovo desiderio <strong>di</strong> lottare e<br />
sopravvivere.<br />
Con un movimento improvviso liberò la mano dal polso del nemico,<br />
percuotendolo con la punta delle <strong>di</strong>ta proprio sotto la vena giugulare. L’uomo<br />
tossì, soffocato. Ci volle un secondo per recidere il filo della sua esistenza.<br />
Come un gatto Julius rotolò via, agguantando il Famas perso sulla spiaggia.<br />
Solo allora si avvide che il suo non era l’unico nemico spuntato dalla spiaggia.<br />
Lal evitò un fendente vibrato con un falcetto acuminato. L’in<strong>di</strong>ano si piegò sulle<br />
ginocchia ruotando su se stesso. Con la destra vibrò un gran colpo con il tulwar<br />
che si piantò tra le costole del giapponese.<br />
Il ninja rimase come pietrificato, con la spada ancora rigida tra le mani, a metà<br />
<strong>di</strong> un movimento sincopato dalla morte. Ricadde sulla spiaggia come un burattino<br />
senza fili.<br />
L’eco dello sparo li fece volgere tutti verso Jaga. La ragazza aveva un taglio<br />
profondo nel braccio, ma non aveva avuto <strong>di</strong>fficoltà a stendere il suo avversario,<br />
che giaceva nell’acqua già sporca <strong>di</strong> sangue.<br />
— 121 —