di Stefano Di Marino - Words from Italy

AppuntAmento A SAmAringA
acquistata rilevando un vecchio contratto dei tempi di Sukarno. Su quello scoglio
è come il sovrano, ci tiene un piccolo esercito di pistoleri con la scusa della
piantagione di caucciù.
— Mi sto facendo un quadro esatto della situazione... Questo Hakermann
sembra il tipo adatto a finanziare un’operazione nera del KGB.
— Meno di quanto sembri a prima vista. A quanto ne so è legato con la
Yakuza, la mafia di Osaka. Quelli non hanno certo simpatia per i comunisti.
Julius era costernato. Conosceva la malavita giapponese. Non era
un’organizzazione facilmente manovrabile, soprattutto da un servizio segreto
dell’Est. Erano xenofobi e rigidamente di destra. Un bel mistero...
— È meglio che non ci incontriamo più alla luce del sole; se abbiamo fortuna
i russi possono credere che Rakov non abbia fatto in tempo a rivelarti nulla.
Lasciamo calmare le acque...
— Cosa suggerisci?
— Direi che la cosa migliore è battere la pista di Hakermann senza dare
nell’occhio. Ti farò incontrare una persona di fiducia che sa tutto sul traffico
d’eroina proveniente dall’Indonesia.
— Chi è?
— Un agente del Narcotic Strike Counterforce, l’organizzazione creata
apposta da Lee Kwan Yew per combattere i trafficanti.
— Di solito questi gruppi sono pieni di infiltrati — constatò dubbioso Julius.
— Questo no, devi ancora entrare nella mentalità del governo di qui. Sono un
po’ come i giapponesi: se vogliono una cosa la ottengono. Gli agenti del NSC
sono tutti fidatissimi. Comunque avrai contatti diretti solo con lei.
— Con lei? — esclamò Julius.
— Esatto, si chiama Jade Liang, una ragazza... molto energica, lo vedrai da te.
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