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Breve storia del Movimento Sindacale Italiano - Uil

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Milano*, la prima ad essere costituita, fondata dal "mitico tipografo” Osvaldo Gnocchi<br />

Viani** il 1 ottobre 1891, con i suoi 43.293 iscritti e le oltre 80 leghe ad essa aderenti,<br />

risultava essere l'organizzazione più rappresentativa <strong>del</strong> congresso.<br />

L'atto costitutivo <strong>del</strong>la CGdL spiegava che l'organizzazione si era "…costituita per<br />

disciplinare la lotta <strong>del</strong>le classi lavoratrici contro il regime capitalistico <strong>del</strong>la produzione e <strong>del</strong> lavoro e per la<br />

direzione generale <strong>del</strong> movimento proletario industriale e contadino al di sopra di qualsiasi distinzione<br />

politica…". Fra i suoi scopi erano previsti: "…La disciplina e il coordinamento d'ogni iniziativa dei<br />

lavoratori in materia legislativa, la collaborazione con le federazioni <strong>del</strong>le cooperative e <strong>del</strong>le mutue e con<br />

altri organismi che tutelano gli interessi dei lavoratori perché ogni contrasto fra capitale e lavoro sia<br />

definito secondo giustizia e ogni momento <strong>del</strong>la lotta di classe venga indirizzato a scopi pratici…". Nello<br />

statuto si regolava anche il legame istituzionale esistente fra il sindacato e il partito<br />

socialista.<br />

Nell'ordine <strong>del</strong> giorno finale, presentato da Ettore Reina, oltre che sancire la nascita<br />

<strong>del</strong>la Confederazione quale organismo centrale, si precisava che per raggiungere gli<br />

obiettivi rivendicativi sarebbe stata utilizzata: "...quella multiforme e quotidiana azione che<br />

valendosi di tutti i mezzi che sono a disposizione dei lavoratori, valga ad elevare gradualmente le condizioni<br />

materiali e morali <strong>del</strong> proletariato preparandolo così a reggere la gestione <strong>del</strong>la società futura..".<br />

Intendimenti e finalità che non riuscirono a far superare quelle diffidenze che in<br />

alcune Camere <strong>del</strong> Lavoro e Categorie erano presenti nei confronti <strong>del</strong>l'iniziativa,<br />

anzi né accentuò la loro posizione critica confermandone la scelta autonoma<br />

compiuta. Coloro che non condivisero la costituzione <strong>del</strong>la CGdL con quelle finalità --<br />

politicamente erano una parte di anarchici e sindacalisti rivoluzionari - organizzarono,<br />

nel 1907, un convegno a Parma, con la partecipazione dei rappresentanti di 16<br />

Camere <strong>del</strong> Lavoro e di alcune Categorie, a nome e per conto di oltre 200.000 iscritti,<br />

per decidere cosa fare: entrare o no nella CGdL. Si pose per queste organizzazioni<br />

l’alternativa fra entrare, avendo come obiettivo dichiarato di battersi per "cambiarla"<br />

organizzativamente e soprattutto politicamente, oppure restare autonomi e creare<br />

un'altra forma di coordinamento. Prevalse questa seconda tesi con il varo di un<br />

Coordinamento Nazionale Autonomo. In seguito una parte di queste organizzazioni<br />

*ospitata dal Comune nella prestigiosa sede <strong>del</strong> Castello Sforzesco con la concessione<br />

di un contributo per il mantenimento di 150.000 lire annue.<br />

**1827-1917 giornalista e consigliere comunale di Milano.<br />

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