Affidiamo alla cronologia allegata il compito di fornire le indicazioni sulle tappe più significative, in Italia e nel mondo, che dal 1861 hanno contraddistinto il cammino dei popoli, dei lavoratori e in particolare <strong>del</strong> sindacato. Mentre per il periodo fino alla costituzione <strong>del</strong>la UIL vi è stata la necessità di soffermarsi sulle vicende che hanno interessato, direttamente o indirettamente, il movimento dei lavoratori spesso incidendo sulla loro situazione, dopo la costituzione <strong>del</strong>la Confederazione questa minima cronologia e breve <strong>storia</strong> propone e considera in modo più approfondito le scelte interne <strong>del</strong>la UIL che le altre evenienze. Ciò finalizzato alla identificazione, nell’attività svolta, <strong>del</strong> dna <strong>del</strong>l’organizzazione e al suo mantenimento nella memoria. 71
CRONOLOGIA SINDACALE A cura di Laura Lisi Istituto Studi Sindacali UIL Quale premessa alla nostra cronologia riportiamo una breve sintesi degli accadimenti più significativi, intercorsi dal 1300 al 1859, che hanno visto protagonisti i movimenti dei lavoratori. Dopo le prime sommosse ad opera di minatori, braccianti ed artigiani, la rivoluzione industriale segna l’avvio di un nuovo mo<strong>del</strong>lo di lavoro. Si passa dall’artigianato alla nascita <strong>del</strong>la classe operaia vera e propria. Gli operai sono costretti a vivere e lavorare in condizioni disumane. Gli orari di lavoro vanno dalle 12 alle 16 ore. Si lavora in ambienti malsani, ed anche i bambini vengono impegnati in turni massacranti con gravi danni per il loro sviluppo pscio-fisico. Tale condizione determina ribellioni tra gli operai, spesso pagate con un prezzo molto alto in termini di vite umane, tant’è che gli intellettuali più sensibili iniziano ad occuparsi <strong>del</strong>la cosiddetta “questione sociale” Si determina una mutazione profonda <strong>del</strong> tessuto economico e sociale <strong>del</strong>le popolazioni. Nasce nei lavoratori, ma anche nei progressisti, la consapevolezza che, soltanto attraverso forme di aggregazione più strutturate, è possibile dare maggiore forza alle richieste per veder riconosciute dignità e tutele. Prendono avvio lentamente le prime riforme legislative in materia di lavoro, e si hanno i primi, seppur minimi, miglioramenti nelle condizioni lavorative di donne ed uomini, ma anche dei tanti bambini ancora, purtroppo, impegnati come manodopera. Questi coraggiosi lavoratori, attraverso il loro impegno, hanno gettato le fondamenta per la costruzione di una società più equa e giusta ed hanno contribuito, in maniera determinante, alla nascita <strong>del</strong> movimento sindacale contemporaneo. Purtroppo di questi primi anni non si hanno notizie certe e soprattutto cronologicamente rilevabili, quindi, solo come traccia <strong>del</strong> cammino percorso, rileviamo i fatti salienti più conosciuti. 72 Nell’anno 1000 nasce l’Azienda Pontificia Fonderia Marinelli di Agnone, nel 1141 la Barone Ricasoli vini di Calore in Chianti e nel 1295 la Barovier&Toso per la produzione di vetro di Murano, queste aziende sono ancora presenti in Italia e continuano la loro produzione Nel 1359, si ha notizia <strong>del</strong> primo sciopero dei minatori sardi a Zecca di Villa di Chiesa, questa lotta durò quattro anni e si concluse con la vittoria dei lavoratori. Nel 1369 si ha la nascita <strong>del</strong>l’azienda Torrini orafi di Firenze ancora in attività. Nel 1371 a Siena si ha la «sommossa <strong>del</strong> Bruco» anche a Perugia si hanno rivolte. A Firenze nel 1378, a seguito <strong>del</strong>la pesante crisi economica con conseguente svalutazione <strong>del</strong>la moneta in rame, con la quale venivano pagati i salari più bassi, ebbe inizio la sommossa dei “ciompi” lavoratori <strong>del</strong> mondo artigiano, sarti specializzati nella confezione di corpetti i cosiddetti “farsettai” e tintori, che rivendicavano il diritto di rappresentanza politica e libera associazione. Altre sporadiche rivolte si hanno a Bologna con la sommossa dei “brache”. Queste rivolte provocarono, seppur in embrione, una parziale coscienza sindacale. Nel 1386, 1438, 1500, 1526 rispettivamente nascono le Aziende Antinori in Firenze, Camuffo cantieri navali a Chioggia, Grazie Ceramiche a Deruta, Berretta armi a Brescia, aziende ancora esistenti. Le prime forme organizzate di lavoratori in Italia di cui si ha notizia vanno fatte risalire ai primi <strong>del</strong> 1600. Nel 1613 la società operaia dei librai <strong>del</strong>la Concordia e nel 1642 l’Unione dei Librai gettarono le basi per la costituzione <strong>del</strong> primo sindacato che prenderà vita Il 17 giugno 1738. Nasce così la Fondazione <strong>del</strong>l’Unione Tipografica Italiana. Nel 1699 a Newcastle (Gran Bretagna) si ha la fondazione <strong>del</strong>le prime società operaie Tuttavia la repressione verso le forme organizzate dei lavoratori non si arresta negli anni a seguire ed in Francia il 14 giugno 1791 viene emanato il Decreto Le Chapelier che