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Breve storia del Movimento Sindacale Italiano - Uil

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La UIL aveva da tempo intrapreso una azione serrata di denuncia e rivendicativa<br />

verso quelle situazioni che condizionano la vita dei lavoratori spesso più di quella<br />

lavorativa, le tasse, la sanità, la scuola, i trasporti etc. Nella mozione finale,<br />

approvata all’unanimità, la UIL ha confermato l’obiettivo fondamentale per una<br />

politica riformatrice e per il governo <strong>del</strong>l’economia, con un sindacato soggetto attivo<br />

di programmazione perché “…Solo l’affermazione <strong>del</strong>la programmazione economica infatti la piena<br />

attuazione <strong>del</strong>la politica dei redditi quale strumento essenziale per ristabilire le condizioni di una ripresa<br />

economica che superi gli squilibri e i poteri esistenti..” avente come obbiettivo “..l’impiego <strong>del</strong>le<br />

risorse <strong>del</strong>lo sviluppo verso gli obiettivi fondamentali <strong>del</strong>la piena occupazione e <strong>del</strong> superamento degli<br />

squilibri che gravano tuttora sulle regioni meridionali…….Questo richiede una azione diretta <strong>del</strong>le parti<br />

sociali tesa ad individuare gli strumenti di una politica attiva <strong>del</strong> lavoro……che si fonda sulla pratica<br />

<strong>del</strong>la concertazione, da attuarsi, in particolare mediante la creazione di sedi e strumenti istituzionali che<br />

diano continuità e certezza all’azione <strong>del</strong> sindacato ed alle reciproche responsabilità di tutti i soggetti <strong>del</strong>la<br />

politica di piano.”<br />

La UIL vuol fornire il suo apporto riconoscendosi nelle aree laico-riformista, che<br />

“..costituiscono parte integrante <strong>del</strong> suo patrimonio ideale, storico e culturale….appartenendovi quale forza<br />

<strong>del</strong>la sinistra democratica.” E’ per queste ragioni che “..la cultura laica e riformatrice <strong>del</strong>la UIL si<br />

salda con il suo mo<strong>del</strong>lo politico organizzativo. La UIL rifiuta lo scontro ideologico sui problemi sociali, la<br />

contrapposizione per schieramenti e sceglie un metodo di confronto caratterizzato dai contenuti<br />

<strong>del</strong>l’iniziativa sindacale…..In questa direzione, il nuovo mo<strong>del</strong>lo <strong>del</strong> sindacato dei –lavoratori-cittadini-<br />

che la UIL propone, è volto all’attivazione di interventi che ne garantiscano la completa tutela.. ”<br />

Sul piano unitario il Congresso sottolinea che “..Dopo la rottura <strong>del</strong>la federazione <strong>Sindacale</strong><br />

Unitaria i rapporti con la CGIL e la CISL si pongono in termini completamente nuovi.” Occorre quindi<br />

“..lavorare al consolidamento di una nuova e diversa unità di azione costruita su obiettivi concreti e<br />

condivisi dai lavoratori…..Per queste ragioni la UIL chiederà ai lavoratori e ai cittadini il massimo<br />

consenso che aiutino contemporaneamente la UIL a diventare più forte e con essa il movimento sindacale<br />

nel suo insieme a compiere uno sforzo definitivo di rinnovamento e modernizzazione, ”<br />

Il Congresso ha altresì approvato 9 risoluzioni che fanno parte integrante <strong>del</strong>la<br />

mozione finale e che rappresentano le linee guida che la UIL porterà avanti nei<br />

successivi 4 anni nell’azione politica, sindacale e organizzativa.<br />

Dopo l’assassinio di Walter Tobagi individuato e colpito come riformatore,<br />

progressista e vicino al sindacato, le Brigate Rosse hanno continuato negli anni 83 –<br />

86 a colpire uomini idealmente legati allo stesso filone: Gino Giugni e Antonio Da<br />

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