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Breve storia del Movimento Sindacale Italiano - Uil

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fondano la FIL, lanciando un manifesto con il quale si definirono la loro azione<br />

“..rivolta <strong>del</strong> movimento operaio contro ogni faziosità ideologica e tutela dei legittimi interessi <strong>del</strong> lavoro<br />

contro il capitalismo…” nel documento costitutivo si afferma che la struttura “..nasce senza<br />

correnti interne, senza compromessi, senza discriminazioni politiche, unitaria non per interesse di una parte<br />

ma perché unitaria è la volontà dei lavoratori che vi confluiscono..” ribadendo la propria<br />

indipendenza e di essere “…strumento tecnico di emancipazione e non uno di speculazione<br />

partitica…”.<br />

Molinella fu la classica goccia che fece traboccare il vaso, facendo capire come<br />

ormai fosse impossibile, nella CGIL, continuare la collaborazione con la maggioranza<br />

comunista, perché non accettando di essere messi in minoranza in una elezione<br />

democraticamente svolta fra gli iscritti alla Camera <strong>del</strong> Lavoro <strong>del</strong> centro emiliano<br />

patria di Massarenti e da sempre di tradizione socialista, dimostravano, una volta di<br />

più, la loro volontà di comandare sempre e comunque nell’organizzazione. L’aver poi<br />

tentato di assaltare la sede, provocando scontri con la polizia intervenuta per sedare<br />

le tensioni e causato la morte di una mondina, confermò la loro determinazione con<br />

la quale ciò che non era ottenibile democraticamente doveva essere preso con la<br />

forza, fu la cancellazione di ogni forma democratica nella vita interna <strong>del</strong> sindacato.<br />

Quanto avveniva nel sindacato non era oggetto di attenzione solo da parte <strong>del</strong><br />

mondo politico, ma anche dagli americani, ai quali non sfuggiva l’importanza che<br />

l’organizzazione dei lavoratori aveva in quel momento storico per il futuro <strong>del</strong> Paese<br />

e <strong>del</strong>la sua collocazione internazionale.<br />

Di fronte alla rottura <strong>del</strong>la CGIL da parte <strong>del</strong>l’ AFL, una <strong>del</strong>le due organizzazioni<br />

sindacali americane e <strong>del</strong> Dipartimento di Stato si fecero pressioni affinché in Italia<br />

tutte le forze anticomunista si riunissero per dar vita ad una sola organizzazione<br />

sindacale in contrapposizione al sindacato da loro definito solo ed esclusivamente<br />

comunista, caldeggiando quindi la fusione fra la LCGIL e la FIL. Mentre l’altra grande<br />

organizzazione il CIO senza voler interferire nella vita interna <strong>del</strong> sindacato italiano<br />

faceva sapere che avrebbe potuto condividere anche la presenza di un pluralismo<br />

democratico più ampio.<br />

Nel maggio <strong>del</strong> 1949 si consuma un’altra scissione nel PSI gli autonomisti Viglianesi,<br />

Dalla Chiesa e Bulleri con altri compagni si dichiarano autonomi dal PSI e in tale<br />

forma partecipano al secondo congresso <strong>del</strong>la CGIL.<br />

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