Breve storia del Movimento Sindacale Italiano - Uil
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MSI in una città medaglia d’oro <strong>del</strong>la Resistenza. Alla fine <strong>del</strong>l’anno con la vertenza<br />
degli elettromeccanici si arriva al culmine <strong>del</strong>le lotte sindacali, non tanto per la<br />
manifestazione di 100.000 fra cittadini e lavoratori che solidarizzano con la categoria<br />
in sciopero, o per il Natale in piazza dei lavoratori in lotta, ma soprattutto per lo<br />
sciopero di solidarietà attuato con una imponente manifestazione il 27 dicembre<br />
1960 che costrinse la Confindustria a rinunciare alla propria intransigenza e lasciare<br />
libere le aziende di decidere caso per caso di sottoscrivere accordi con il sindacato.<br />
La UIL guarda con interesse e sostegno all’integrazione europea e in un importante<br />
convegno tenutosi a Milano il 25 aprile 1962 si pronuncia favorevolmente per<br />
l'associazione britannica e negativamente per quella <strong>del</strong>la Spagna e <strong>del</strong> Portogallo,<br />
chiarendo che il no fermo e deciso è dovuto all'incompatibilità con i vigenti regimi<br />
interni di quei paesi e la costruzione <strong>del</strong>l'unità democratica attraverso la CEE; il 3<br />
dicembre espose le proprie tesi al convegno europeo <strong>del</strong> CNEL sulla<br />
programmazione nella CEE; il 30 gennaio 1963 la segreteria espresse il suo<br />
rammarico per il veto francese all'ingresso <strong>del</strong>l'Inghilterra e rivolse un appello ai<br />
sindacati franco-tedeschi a favore <strong>del</strong>l'allargamento <strong>del</strong>la Comunità.<br />
Un altro impegno prioritario fu, per la UIL, quello sulla programmazione economica,<br />
ribadendo le sue tesi prima in un convegno promosso a Palazzo Barberini a Roma il<br />
19 gennaio 1963 e poi il 30 gennaio a Milano. Convinta di essere sulla giusta strada<br />
per dar vita ad uno sviluppo ordinato <strong>del</strong> Paese, la UIL attivò, nel mese di maggio,<br />
una commissione di studio per approfondire il ruolo <strong>del</strong>le Regioni e <strong>del</strong>la pubblica<br />
amministrazione nella programmazione, anche in riferimento alla avviata riforma<br />
burocratica. Le proposte <strong>del</strong>la Confederazione furono presentate il successivo 12<br />
luglio 1963 al CNEL contenute in un documento sulla situazione congiunturale e per<br />
un'idonea politica economica; il 20 luglio il Comitato Centrale oltre che stabilire la<br />
data <strong>del</strong> Congresso Confederale per il febbraio-marzo <strong>del</strong> 1964 si pronunciò in favore<br />
<strong>del</strong>la programmazione e di uno schieramento politico idoneo per attuarla.<br />
La UIL, infatti, riteneva indispensabile che una scelta importante come quella <strong>del</strong>la<br />
programmazione fosse accompagnata, trovando le sedi idonee e gli strumenti<br />
attuativi adeguati alla sua realizzazione. l'11 gennaio 1964 la UIL propose in sede<br />
CIPE che la consultazione dei sindacati sui piani di sviluppo fosse obbligatoria fin<br />
dalla loro fase formativa iniziale, in modo che fosse possibile esaminare le eventuali<br />
scelte alternative prima di giungere alla presentazione <strong>del</strong>le proposte definitive in<br />
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