Breve storia del Movimento Sindacale Italiano - Uil

deliberato prosegue con l’affermazione che “..la UIL ribadisce la sua funzione di
rappresentanza e quale punta avanzata del Sindacato Riformista Europeo intende rilanciare il valore del
proprio progetto sociale, nel confronto con quello della politica…”
Il Congresso nel ribadire la necessità di valorizzare la concertazione ha sottolineato
il bisogno di “… una riforma profonda dei temi che riguardano il lavoro per estendere le tutele e
soprattutto offrire nuove opportunità..”
Il documento ribadisce il NO della UIL alle modifiche dell’art,18 minacciando, in caso
d’intervento del governo, di ricorrere allo sciopero generale. “.. La UIL ritiene che ridurre le
ingiustizie lavorare per la pace ed il progresso, significa ridurre lo spazio d’azione all’integralismo
fondamentalista che basa proprio sulle disuguaglianze la propria opera di proselitismo……in questo
contesto la UIL vuole contribuire alla creazione di un forte sindacato europeo in grado di essere uno
strumento di partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori per creare quelle forme di democrazia
economica capaci di garantire l’effettiva partecipazione e la redistribuzione della ricchezza che i lavoratori
stessi producono e realizzano..”
Il documento dopo aver considerato insufficienti i provvedimenti presenti nella
finanziaria 2002 per lo sviluppo e il mezzogiorno, auspicato riforme delle istituzioni,
del welfare, della sanità e dei servizi per migliorarne la qualità e l’efficienza, ha
rivolto l’attenzione verso l’acquisizione di un nuovo modello organizzativo.
Sull’unità ha ribadito che “…La UIL considera l’unità un bene prezioso, troppo spesso reso sterile da
inutili contrapposizioni, nella ricerca di una primogenitura della rappresentanza che avrebbe come risultato
l’indebolimento dell’intero movimento sindacale……La UIL –Sindacato dei Cittadini- in continuità con
la sua storia e tradizione laico socialista e democratica pone al centro del suo impegno sindacale la tutela dei
più deboli e di quanti ancora nel mondo non hanno voce e si impegna ad affermare in ogni luogo la
globalizzazione dei diritti…”
Le Brigate Rosse tornano nuovamente a colpire con l’omicidio di Marco Biagi, le
Confederazioni organizzano manifestazioni con fiaccolate contro il terrorismo.e
Iniziative unitarie di lotta.
Organizzano uno sciopero generale, in difesa dell’art.18 (16 aprile) e la celebrazione
unitaria del 1° Maggio, ma il 5 luglio mentre UIL e CISL firmano il “Patto per l’Italia” la
CGIL si chiama fuori.
Con la emanazione della legge 30 si chiude l’atto riformatore del mercato del lavoro.
Dopo la scelta di Bologna per la ricorrenza del 1° Maggio in ricordo delle vittime
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