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Breve storia del Movimento Sindacale Italiano - Uil

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<strong>del</strong> sindacato: da quella degli unitari espulsi dal PSI a quella di Palazzo Barberini,<br />

alle successive divisioni che, sempre nell’alveo socialista, generarono nuove<br />

formazioni partitiche.<br />

Prima <strong>del</strong>l’autoscioglimento <strong>del</strong>la CGdL l’organizzazione subì le violenze <strong>del</strong>la<br />

dittatura fascista con la distruzione fino alla totale cancellazione di tutte le presenze<br />

sia <strong>del</strong>le Federazioni di Categorie che <strong>del</strong>le Camere <strong>del</strong> Lavoro, stessa sorte toccò ai<br />

partiti democratici e alle loro Sezioni, mentre gli oppositori <strong>del</strong> regime venivano<br />

imprigionati, torturati e uccisi. Purtroppo tanti, troppi sono quelli da dover ricordare,<br />

per tutti coloro che in nome dei loro ideali soffrirono per le persecuzioni subite, credo<br />

si possa considerare il supremo sacrificio <strong>del</strong> martire socialista Giacomo Matteotti<br />

come il simbolo, l’emblema <strong>del</strong>la Resistenza e contrapposizione democratica al<br />

regime.<br />

In esilio come in carcere, sui posti di lavoro come nella società cresceva<br />

l’opposizione al regime, si riorganizzavano i partiti e i sindacati, prendeva corpo la<br />

resistenza armata. I partigiani combattevano dai monti a valle fin dentro alle città.<br />

I lavoratori rimasti nelle fabbriche organizzavano gli scioperi e i sabotaggi, la<br />

Resistenza non era più patrimonio di un gruppo di coraggiosi, ma diventava sempre<br />

più l’agire di tutto un popolo.<br />

Con la Liberazione <strong>del</strong> Paese dalla tirannide fascista e dall’occupazione nazista,<br />

iniziò la ricostruzione morale e materiale <strong>del</strong>la Nazione, <strong>del</strong>le sue strutture e<br />

soprattutto <strong>del</strong>le forme democratiche di presenza e rappresentanza, ciò valse per i<br />

partiti e per il sindacato, anche se furono le scelte <strong>del</strong>le forze politiche che<br />

determinarono l’assetto e la presenza <strong>del</strong>l’organizzazione sindacale. Ciò è'<br />

ampiamente dimostrato per quanto le vicende partitiche hanno inciso sulla vita, non<br />

solo organizzativa, <strong>del</strong> sindacato e per gli effetti positivi che determinarono<br />

sottoscrivendo il Patto di Roma <strong>del</strong> 1944 con il quale si sancì la nascita di un'unica<br />

Confederazione sindacale, riunendo tutte le forze politiche che affondavano le loro<br />

radici nella classe lavoratrice, anche se in una esperienza breve e molto sofferta.<br />

Pertanto mentre la linea tracciata dalla CGdL s’interrompe con l’autoscioglimento <strong>del</strong><br />

1927 e cessa definitivamente di esistere nel 1944, con la costituzione<br />

<strong>del</strong>l'organizzazione nata con il Patto di Roma, anche se al suo interno rimarranno<br />

alcuni elementi di continuità, per l’unitaria e generale composizione e i diversi apporti<br />

ideali, si può affermare che fu costituita un'organizzazione completamente diversa,<br />

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