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Breve storia del Movimento Sindacale Italiano - Uil

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lavoratori a tutto l’indirizzo che presiede alla politica economica e sociale <strong>del</strong> nostro Paese. Conseguenza di<br />

tale indirizzo sono la vasta disoccupazione che ha assunto carattere di cronicità e una compressione dei<br />

consumi e <strong>del</strong> tenore di vita dei lavoratori occupati che li condanna, nella migliore <strong>del</strong>le ipotesi ad una<br />

situazione di permanente insoddisfazione e di inferiorità sociale ….”<br />

Il documento se da un lato evidenzia le difficoltà generali incontrate nell’organizzare il<br />

proletariato su posizioni democratiche di classe, dall’altro lato afferma come “..tale<br />

compito viene anche potentemente ostacolato dalla concezione paternalistica alla base <strong>del</strong>l’equivoco con cui<br />

il sindacalismo cattolico si presenta di fronte ai lavoratori….”<br />

Il Congresso esprime tutto il suo appoggio “..alle concrete iniziative volte alla unificazione<br />

economica europea..” riconfermando l’impegno per il mantenimento <strong>del</strong>la pace nel mondo<br />

e soprattutto sottolineando con forza la necessità urgente di una “..riforma fondiaria che<br />

deve prevedere, fra l’altro, una limitazione <strong>del</strong>la proprietà agricola ed il nuovo assetto industriale deve<br />

portare all’inserimento attivo dei lavoratori nel processo produttivo e nella determinazione <strong>del</strong>la politica<br />

<strong>del</strong>l’industria….”attuando una “..politica tendente ad un aumento sostanziale degli investimenti<br />

produttivi ed alla creazione di più vasti mercati appare essenziale per combattere gli elementi negativi più<br />

gravi ed evidenti <strong>del</strong>la nostra struttura economica….”in questo contesto la UIL respinge “ … la<br />

condanna di milioni di italiani alla disoccupazione e di milioni di altri italiani alla cronica insoddisfazione<br />

<strong>del</strong>le più elementari esigenze <strong>del</strong>la vita….” condizioni che richiamano “..una più equa distribuzione<br />

<strong>del</strong> reddito da attuarsi mediante una politica fiscale che incida non sui consumi attraverso una tassazione<br />

indiretta, ma sul capitale non reinvestito e sui profitti mediante un sistema di tassazione diretta e<br />

progressiva che l’attuale governo non sembra in grado di progettare compiutamente…”<br />

Il Congresso riafferma “..il diritto dei lavoratori alla libera associazione..” respinge “… qualsiasi<br />

tentativo di soffocare la libertà per mezzo di una legislazione che limiti il diritto di sciopero per qualsiasi<br />

categoria di lavoratori…” precisando che “…la realtà italiana ha d’altra parte una sua caratteristica<br />

conformazione ideologica che rende necessaria anche una chiara distinzione organizzativa. Ciò è dimostrato,<br />

<strong>del</strong> resto, dalla stessa esperienza fatta con la stipulazione <strong>del</strong> patto tra le due centrali democratiche italiane<br />

(UIL e CISL), patto che non ha potuto neppure sviluppare gli elementi teoricamente positivi in esso<br />

contenuti, per motivi non certo imputabili alla UIL….”<br />

Gli organismi eletti dal Congresso elessero Italo Viglianesi segretario coordinatore.<br />

Sono anni difficili con i lavoratori a lottare per la difesa <strong>del</strong> posto di lavoro, per un<br />

adeguamento degli stipendi al costo <strong>del</strong>la vita o essere alla disperata ricerca di poter<br />

guadagnare il minimo indispensabile per poter sopravvivere e dare una prospettiva<br />

alla propria famiglia. Anni nei quali lo scenario politico è dominato dalla<br />

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