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14 Immunologia e allergie 14 Immunologia e allergie<br />
14.2 Allergie 14.2 Allergie<br />
Nome del test Quantità/Materiale Metodo<br />
Osservazioni<br />
n Allergie<br />
Per allergia si intende un'alterazione specifica, congenita o acquisita, della capacità di risposta<br />
del sistema immunitario nei confronti di sostanze esogene, di per sé non nocive, che vengono<br />
riconosciute come allergeni. La malattia è sempre preceduta da una fase di sensibilizzazione,<br />
durante la quale ha luogo un contatto ripetuto con uno o più allergeni.<br />
In linea di principio si possono distinguere quattro tipi di reazione di ipersensibilità, sebbene<br />
nella medicina veterinaria siano soprattutto il tipo I (ipersensibilità immediata) e il tipo IV<br />
(ipersensibilità ritardata) ad essere significativi.<br />
Dal punto di vista eziologico si distinguono negli animali le seguenti forme di allergia:<br />
- allergia a puntura di pulce o a saliva di pulce<br />
- atopia<br />
- reazioni allergiche cutanee a sostanze alimentari<br />
- dermatite allergica da contatto<br />
- reazioni allergiche cutanee a Stafilococchi o a Malassezie<br />
- reazioni allergiche ad allergeni di insetti<br />
L'allergia a puntura di pulce o a saliva di pulce è una delle allergie più frequenti nei cani e<br />
nei gatti. In questo caso si ha una sensibilizzazione nei confronti degli allergeni presenti nella<br />
saliva e probabilmente anche nei confronti dei prodotti di escrezione dei parassiti. Le reazioni<br />
allergiche non sono necessariamente localizzate nella regione della puntura di pulce, ma<br />
possono presentarsi in quasi ogni parte del corpo. La rilevazione della presenza di pulci non è<br />
sempre possibile.<br />
In animali sensibilizzati è sufficiente una puntura di pulce ogni 10-14 giorni per mantenere i<br />
sintomi.<br />
Meccanismi simili sono coinvolti probabilmente anche nell'infezione con acaro Sarcoptes<br />
(cfr.® Sarcoptes).<br />
Per atopia si intende una reazione di ipersensibilità di tipo I (immediata) agli allergeni più<br />
svariati dell'ambiente circostante. Nella maggior parte dei casi esiste alla base una predisposizione<br />
genetica. L'assunzione dell'allergene può avvenire per via aerogena o percutanea. Nei cani essa<br />
avviene principalmente attraverso la cute. Qui le cosiddette "cellule presentatrici di antigeni"<br />
provvedono a rendere gli allergeni riconoscibili per il sistema immunitario, dando luogo alla<br />
sintesi di anticorpi specifici di tipo IgE che si legano alla superficie dei mastociti. In seguito a<br />
rinnovato contatto con l'allergene gli anticorpi IgE si legano a ponte, provocando così la liberazione<br />
di istamina e di altre amine biogene da parte dei mastociti. Queste sono poi a loro volta<br />
responsabili delle tipiche reazioni allergiche come prurito, arrossamento della pelle o alopecia.<br />
La malattia colpisce i cani generalmente fra il primo e il terzo anno di vita. Alcune razze, come<br />
West Highland White Terrier, Bull Terrier, Chow-chow, Boxer, Pastore tedesco ed altri,<br />
presentano una predisposizione per le atopie.<br />
Nel gatto e nel cavallo (più raramente nel cane) si possono anche avere sintomi di tipo<br />
asmatico, come pure forme allergiche di rinite e congiuntivite.<br />
Nome del test Quantità/Materiale Metodo<br />
Osservazioni<br />
Nelle allergie alimentari la reazione allergica immediata di tipo I con formazione di anticorpi<br />
IgE continua a svolgere una sua funzione, ma come cause scatenanti si possono avere anche<br />
allergie di tipo II, III e IV. In questo caso granulociti neutrofili ed eosinofili possono migrare<br />
nell'epidermide e liberare qui i mediatori dell'infiammazione. Oltre ai sintomi caratteristici della<br />
dermatite atopica possono aversi anche sintomi gastrointestinali.<br />
Data questa patogenesi, il chiarimento diagnostico di un'allergia alimentare per mezzo di<br />
rilevazione sierologica di IgE non è sempre sufficiente. In casi sospetti si consiglia comunque<br />
di ricorrere ad una dieta ad eliminazione (basata sui risultati sierologici) per 8-10 settimane<br />
seguita da test di provocazione.<br />
In condizioni ideali la dieta dovrebbe essere preparata dal proprietario dell'animale stesso e<br />
consistere unicamente di fonti proteiche (carne di cavallo, selvaggina, tacchino) e di carboidrati<br />
(patate). Non c'è motivo di temere carenze alimentari per un periodo di tempo inferiore ai<br />
3 mesi.<br />
La dermatite allergica da contatto è pure un'allergia di tipo ritardato. Tipica della dermatite da<br />
contatto è la comparsa dei sintomi in quelle stesse regioni del corpo (addome, testa, ecc.) che<br />
sono entrate in contatto con la materia responsabile dell'allergia. Anche qui la rilevazione di<br />
anticorpi IgE non è indicata, piuttosto si consiglia di allontanare le sostanze sospette<br />
dall'ambiente dell'animale.<br />
Reazioni allergiche ad antigeni di Stafilococchi o Malassezie sono probabilmente frequenti<br />
negli animali. Entrambi gli agenti appartengono d'altronde alla normale flora cutanea e non<br />
hanno in linea primaria un ruolo patogeno. Solo in caso di alterazioni dell'ambiente cutaneo<br />
dovute ad altre malattie può aversi una loro moltiplicazione eccessiva con conseguente<br />
sensibilizzazione dell'animale. La rilevazione sierologica di un'allergia da Stafilococchi o<br />
Malassezie non è possibile. In questi casi si consiglia di ricorrere all'esame colturale.<br />
Reazioni allergiche ad allergeni di insetti sono di importanza minore nel cane e nel gatto.<br />
Nel cavallo possono svolgere un certo ruolo nel contesto dell'eczema estivo.<br />
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