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15 Esami di biologia molecolare 15 Esami di biologia molecolare<br />

15.2 Rilevazione di agenti patogeni con metodo PCR (in ordine alfabetico) 15.2 Rilevazione di agenti patogeni con metodo PCR (in ordine alfabetico)<br />

Nome del test Quantità/Materiale Metodo<br />

Osservazioni<br />

Bartonella spp. (DNA) 0,5 ml EB, puntato linfonodale, real time-PCR (1)<br />

tampone congiuntivale<br />

cfr. → capitolo 13, Malattie infettive<br />

Borna (RNA) 1 ml liquor, retina PCR (3)<br />

(inviare un bulbo intatto)<br />

Borrelia burgdorferi<br />

sensu lato(DNA)<br />

cfr. → capitolo 13, Malattie infettive<br />

Zoppia: biopsia articolare PCR (1)<br />

Sintomi del sistema nervoso centrale: 0,5 ml liquor<br />

Altro: zecca<br />

Data l'elevata sieroprevalenza all'interno della popolazione<br />

canina, l'interpretazione dei risultati dei test sierologici è<br />

spesso problematica. Solo una crescita significativa del titolo<br />

o un titolo iniziale molto alto sono suggestivi di un'infezione<br />

acuta.In presenza di sintomi clinici la rilevazione dell'agente<br />

patogeno per mezzo di PCR costituisce un mezzo veloce - e<br />

molto informativo in caso di risultato positivo - per confermare<br />

un sospetto clinico. Un risultato negativo della PCR tuttavia<br />

non è sufficiente per escludere una borreliosi, dal momento<br />

che l'agente patogeno potrebbe essere localizzato altrove<br />

nell'organismo. È perciò necessaria una scelta critica del<br />

materiale di analisi!Nei cavalli provenienti da zone endemiche<br />

si hanno titoli anticorpali anti-B. burgdoferi, ma la rilevanza<br />

clinica dell'infezione è tuttavia oggetto di discussione. Sono<br />

state descritte zoppie, poliartrite e panuveite in connessione<br />

con l'infezione da Borrelie nel cavallo, una rilevazione<br />

dell'agente patogeno per mezzo di PCR sugli organi coinvolti<br />

è in linea di principio possibile.<br />

cfr. → capitolo 13, Malattie infettive<br />

Calicivirus (RNA) (gatto) Tampone: nasale, faringeo, oculare real time-PCR (1)<br />

Malattia acuta: 1 ml EB<br />

cfr. → capitolo 13, Malattie infettive<br />

Nome del test Quantità/Materiale Metodo<br />

Osservazioni<br />

Chlamydophila spp.<br />

(DNA)<br />

Chlamydophila felis<br />

(DNA)<br />

Congiuntivite: tampone congiuntivale real time-PCR (1)<br />

Sintomi delle vie respiratorie: tampone nasale, faringeo<br />

Aborto: tampone vaginale<br />

I risultati più significativi si ottengono prelevando il campione<br />

fin dalla prima comparsa dei sintomi. Dal momento che le<br />

Clamidie sono batteri intracellulari obbligati, occorre fare attenzione<br />

a ottenere campioni su tampone il più possibile ricchi di<br />

cellule. Un risultato positivo della PCR conferma il<br />

coinvolgimento delle Clamidie nel quadro clinico osservato, un<br />

risultato negativo invece non è sufficiente per escluderne il<br />

coinvolgimento.<br />

La PCR effettuata sulla regione genomica 16S rRNA per la<br />

rilevazione di quella che finora era chiamata Chlamydia psittaci<br />

non permette di differenziare fra loro Chlamydophila psittaci, Chl.<br />

abortus, Chl. felis e Chl. caviae. Per una differenziazione delle<br />

specie di Chlamydophila sopra elencate si può tuttavia anche<br />

prendere in considerazione l'adattamento delle singole specie<br />

ai loro animali ospiti: perciò si troverà Chlamydophila psittaci<br />

negli uccelli, Chl. abortus soprattutto negli ovini, Chl. felis nei<br />

gatti e Chl. caviae nelle cavie.<br />

cfr. → capitolo 13, Malattie infettive<br />

Congiuntivite: tampone congiuntivale real time-PCR (1)<br />

Sintomi delle vie respiratorie: tampone nasale o faringeo<br />

Aborto: tampone vaginale<br />

La clamidiosi felina (polmonite felina) viene sostenuta dal<br />

batterio Chlamydophila felis. La clamidiosi è frequente e diffusa<br />

in tutto il mondo. Chl. felis è responsabile principalmente di<br />

una congiuntivite follicolare cronica con scolo oculare che<br />

può anche essere purulento. Questa forma oculare si presenta<br />

soprattutto in gattini tra le 5 e le 12 settimane d'età.<br />

Un'infiammazione polmonare è invece rara.<br />

Una real time-PCR sul gene ompA di Chl. felis permette di<br />

differenziarla specificamente da altre specie di Chlamydopila.<br />

cfr. → capitolo 13, Malattie infettive<br />

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