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15 Esami di biologia molecolare 15 Esami di biologia molecolare<br />

15.3 Malattie ereditarie 15.3 Malattie ereditarie<br />

Nome del test Quantità/Materiale Metodo<br />

Osservazioni<br />

n La diagnostica biologico-molecolare delle malattie ereditarie<br />

La diagnostica biologico-molecolare delle malattie ereditarie ha il vantaggio di poter scoprire<br />

anomalie genetiche (delezione, inserzione e sostituzione di basi) fin dalla primissima età, vale<br />

a dire prima ancora dell'insorgere di una malattia clinica, in modo da poter identificare per<br />

tempo, escludendoli dalla riproduzione, i portatori genetici, ovvero animali che possono<br />

trasmettere l'anomalia senza ammalarsi a loro volta. Nella diagnostica biologico-molecolare si<br />

amplifica con metodo PCR quel segmento del gene sul quale si può trovare la mutazione<br />

specifica responsabile della malattia in questione. Questo segmento di DNA viene poi analizzato,<br />

per vedere se esistono differenze specifiche rispetto alla sequenza genica di animali<br />

geneticamente sani.<br />

I risultati possono essere:<br />

1. L'animale è geneticamente sano in relazione alla malattia ereditaria analizzata. Nessuno<br />

dei due alleli presenta l'anomalia in questione. L'animale non può né ammalarsi né<br />

trasmettere alla progenie la predisposizione della malattia ereditaria.<br />

2. L'animale è eterozigote per l'anomalia in questione, vale a dire ha ricevuto un gene mutato<br />

dal padre o dalla madre. In caso di ereditarietà autosomica dominante si avrà una<br />

manifestazione fenotipica dell'anomalia genetica e l'animale si ammalerà. In caso di<br />

ereditarietà autosomica recessiva non si avrà la malattia clinica. In entrambi i casi gli<br />

animali trasmettono la mutazione genetica ai loro discendenti con una probabilità del 50%.<br />

3. L'animale è omozigote per l'anomalia in questione, vale a dire entrambi gli alleli presentano<br />

la mutazione. L'animale si ammalerà della malattia ereditaria e trasmetterà la mutazione a<br />

tutti i suoi discendenti.<br />

Aciduria L-2<br />

idrossiglutarica<br />

Test genetico possibile per Staffordshire Bull Terrier<br />

Ereditarietà autosomica recessiva<br />

1 ml EB, tampone della mucosa buccale PCR (3)<br />

La L-2-HGA (L-2-Hydroxyglutaracidurie) è una patologia<br />

neurodegenerativa progressiva con prevalenti manifestazioni<br />

neurologiche, caratterizzata da un aumento dei livelli di acido<br />

L-2-idrossiglutarico nelle urine, nel plasma e nel liquido<br />

cerebrospinale.<br />

I primi sintomi clinici si manifestano in genere dai 6 mesi<br />

all'anno di età (in alcuni casi anche sucessivamente).<br />

L-2-HGA è responsabile di molteplici difetti neurologici come<br />

ritardo psicomotorio (soprattutto nel primo anno di vita<br />

dell'animale), attacchi epilettici ed atassia. Gli animali colpiti<br />

mostrano un'andatura barcollante, tremori, rigidità muscolare<br />

sotto sforzo o agitazione e alterazioni del comportamento.<br />

Attenzione Si prega di indicare la razza sul modulo di richiesta specifico!<br />

Nome del test Quantità/Materiale Metodo<br />

Osservazioni<br />

BLAD 1 ml EB PCR (3)<br />

La sindrome da deficit di adesione leucocitaria dei bovini<br />

(BLAD, Bovine Leukocyte Adhesion Deficiency) provoca<br />

un'immunodeficienza con esito letale nei vitelli e nei bovini<br />

giovani.<br />

Diffusione Bovini di razza Holstein-Frisian<br />

Sintomatologia - infezioni recidivanti del tratto respiratorio e gastrointestinale<br />

e del naso-faringe<br />

- basso peso alla nascita<br />

- ritardi nella guarigione delle ferite, necrosi, cancrena<br />

Laboratorio leucocitosi<br />

Ereditarietà autosomica recessiva<br />

Carenza di<br />

fosfofruttochinasi<br />

La fosfofruttochinasi (PFK, Phosphofructokinase) è un enzima<br />

che contribuisce al rifornimento energetico di eritrociti e mielociti.<br />

La carenza di fosfofruttochinasi muscolare è una malattia<br />

metabolica ereditaria, chiamata anche glicogenosi di tipo VII o<br />

sindrome di Tarui-Layzer ed è nota anche nell'uomo. Una<br />

mutazione puntiforme è responsabile di una ridotta produzione<br />

dell'enzima, che provoca a sua volta una miopatia metabolica<br />

ed emolisi cronica (iperbilirubinemia cronica, aumento del<br />

numero dei reticolociti con ematocrito normale). Questo porta<br />

in condizioni di stress a gravi crisi emolitiche (urina rosso-bruna<br />

dovuta ad emoglobinuria e iperbilirubinuria, ittero, anemia grave,<br />

apatia) e miopatie da stress (incapacità di muoversi, crampi).<br />

I cani colpiti dalla malattia presentano solo il 6- 22 % della<br />

normale attività eritrocitaria dell'enzima PFK e solo l'1- 4 %<br />

della sua normale attività muscolare. Non si dispone di una<br />

terapia. Se opportunamente assistiti e in condizioni di riposo,<br />

gli animali colpiti possono avere una vita media normale. Il test<br />

di genetica molecolare fornisce una diagnosi affidabile e<br />

permette di identificare portatori sani inapparenti della mutazione<br />

genica. Per evitare la nascita di animali ammalati, oltre che per<br />

ridurre la diffusione di questa malattia nelle razze in questione,<br />

occorre evitare che i portatori si accoppino fra di loro.<br />

Test genetico possibile per Springer Spaniel inglese, Cocker Spaniel americano e loro<br />

meticci<br />

Ereditarietà autosomica recessiva<br />

1 ml EB, tampone della mucosa orale PCR (3)<br />

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