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13 Malattie infettive 13 Malattie infettive<br />

13.1 Malattie infettive (in ordine alfabetico) 13.1 Malattie infettive (in ordine alfabetico)<br />

Nome del test Quantità/Materiale Metodo<br />

Osservazioni<br />

n Aujeszky, malattia di<br />

La malattia di Aujeszky (pseudorabbia) è una malattia virale febbrile, con decorso acuto,<br />

provocata da un Herpesvirus. Essa colpisce soprattutto i suini. A seconda dell'età dell'animale<br />

il virus colpisce il sistema nervoso centrale, il tratto respiratorio o il tratto riproduttivo.<br />

Altre specie animali, ma non l'uomo, possono venire colpite dalla malattia in quanto ospiti finali.<br />

L'infezione del sistema nervoso centrale ha esito letale, e i cani ne sono particolarmente<br />

soggetti (la morte improvvisa del cane che vive in fattoria può segnalare la presenza di una<br />

malattia di Aujeszky nel patrimonio suino).<br />

Sintomatologia - febbre<br />

- disturbi del sistema nervoso centrale<br />

- scolo nasale, tosse (suini da ingrasso)<br />

- aborti<br />

Aujeszky (Ac) 1 ml S ELISA (3)<br />

Aujeszky (Ac) 1 ml S NT (3)<br />

Il test di virusneutralizzazione per la rilevazione di anticorpi<br />

Aujeszky viene svolto prevalentemente in caso di esportazione<br />

di cani.<br />

Si prega di indicare espressamente sul modulo di richiesta che si<br />

tratta di un'analisi per esportazione.<br />

Attenzione In Italia la malattia di Aujeszky è inserita nella lista B.<br />

n Babesiosi (cane)/ Piroplasmosi<br />

La piroplasmosi del cane viene causata in Europa prevalentemente dalle "grandi" Babesie del<br />

gruppo Babesia canis. A questo proposito sono da ricordare soprattutto B. canis canis e<br />

B. canis vogeli. I singoli ceppi di Babesia differiscono fra loro per la patogenicità. La specie<br />

altamente patogena B. canis rossi si trova principalmente in Africa meridionale, dove è<br />

responsabile in parte di infezioni ad alta patogenicità.<br />

Infezioni dovute alle "piccole" Babesie (B. gibsoni) sono rare in Europa. Nella Spagna<br />

nord-occidentale negli ultimi anni sono state segnalate, sempre più spesso, infezioni ad<br />

alta patogenicità dovute a "piccole" Babesie. Sono causate probabilmente da una specie di<br />

Babesia simile a quella dell'agente eziologico della babesiosi nell'uomo (B. microti-like<br />

ovvero Theileria annae).<br />

La distinzione fra Babesie "grandi" e "piccole" può essere significativa dal punto di vista<br />

terapeutico, in quanto le "piccole" Babesie non vengono eliminate dai farmaci abituali, in<br />

genere efficaci nei confronti della B. canis.<br />

Nome del test Quantità/Materiale Metodo<br />

Osservazioni<br />

La trasmissione delle Babesie avviene attraverso zecche del genere Rhipicephalus e<br />

Dermacentor. Il parassita è diffuso in tutta l'area mediterranea, in Ungheria, ex-Jugoslavia,<br />

Paesi balcanici e Grecia. La babesiosi canina era ritenuta una tipica malattia "da viaggio",<br />

collegata a viaggi in Paesi mediterranei, ma si hanno casi endemici anche in Italia,<br />

Germania, Austria e Svizzera.<br />

Sintomatologia A seconda della patogenicità del parassita e dello stato<br />

immunitario del cane il decorso della malattia varia da iperacuto<br />

a cronico. Dopo un periodo di incubazione compreso fra 3<br />

giorni e 5 settimane si sviluppano in genere i sintomi tipici<br />

della malattia:<br />

Babesie -<br />

rilevazione diretta<br />

- febbre (oltre i 40° C)<br />

- anemia emolitica, emoglobinemia ed emoglobinuria<br />

- ittero, bilirubinuria<br />

- epatomegalia e splenomegalia<br />

- DIC, coagulopatia da consumo<br />

- anoressia, apatia<br />

striscio ematico + 0,5 ml EB microscopia (1)<br />

La rilevazione dei merozoiti intraeritrocitari va effettuata con il<br />

microscopio ottico su striscio di sangue colorato con Giemsa,<br />

che è suggerito venga preparato con sangue capillare. In<br />

questo caso è molto probabile riuscire a distinguere Babesie<br />

"grandi" e "piccole". La parassitemia inizia ca. 5-10 giorni<br />

dopo l'infezione. In caso di infezione cronica le fasi di parassitemia<br />

si alternano a momenti di quiescenza e scomparsa dal<br />

circolo periferico del parassita, rendendo spesso difficile il<br />

rilievo diretto del parassita.<br />

Una rilevazione diretta del parassita non è quindi sempre<br />

possibile!<br />

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