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13 Malattie infettive 13 Malattie infettive<br />

13.1 Malattie infettive (in ordine alfabetico) 13.1 Malattie infettive (in ordine alfabetico)<br />

Nome del test Quantità/Materiale Metodo<br />

Osservazioni<br />

Babesia spp. (DNA) 0,5 ml EB PCR (1)<br />

n Babesiosi (gatto)/ Piroplasmosi<br />

Rispetto all'identificazione con il microscopio ottico su striscio<br />

di sangue la PCR è nettamente più sensibile.<br />

La parassitemia inizia 5-10 giorni dopo l'infezione. In caso di<br />

infezione cronica le fasi parassitemiche si alternano a momenti<br />

di quiescenza e scomparsa dal circolo periferico del parassita,<br />

rendendo spesso difficile il rilievo diretto del parassita.<br />

Una rilevazione diretta del parassita non è quindi sempre<br />

possibile!<br />

cfr. anche → capitolo 15, Esami di biologia molecolare<br />

La babesiosi felina è un'infezione dei globuli rossi causata da Babesia felis. La patologia è<br />

caratterizzata da febbre, anoressia, letargia, anemia ed occasionalmente ittero, vomito, pica e<br />

sintomi respiratori. Si suppone che la babesiosi sia trasmessa da zecche, anche se il vettore non è<br />

ancora stato isolato. I merozoiti vengono trasmessi dalla puntura del vettore, si insinuano negli<br />

eritrociti dove si moltiplicano e infettano altri eritrociti. Spesso la piroplasmosi felina è stata<br />

osservata in concomitanza con altre infezioni come haemobartonellosi, FIV, FeLV, micoplasmosi.<br />

La diagnosi di babesiosi felina è possibile con l'identificazione dei parassiti negli eritrociti su<br />

striscio di sangue periferico. Tuttavia i piccoli piroplasmi possono essere morfologicamente<br />

indistinguibili. Inoltre un basso livello di parassitemia potrebbe renderne difficile l'identificazione.<br />

La PCR è una tecnica con un forte vantaggio per quanto riguarda la sensibilità.<br />

Babesia felis (DNA)<br />

(gatto)<br />

0,5 ml EB real time-PCR (1)<br />

La microscopia rappresenta ancora l'esame diagnostico<br />

standard per rilevare una babesiosi. La PCR mostra tuttavia<br />

notevoli vantaggi in termini di sensibilità. Casi acuti possono<br />

essere facilmente identificati tramite microscopia. La PCR<br />

viene principalmente utilizzata per gli esame di controllo dopo<br />

trattamento, per l'identificazione di portatori cronici o per<br />

differenziare la specie di Babesia.<br />

Nome del test Quantità/Materiale Metodo<br />

Osservazioni<br />

n Bartonellosi<br />

Bartonella spp. (DNA) 0,5 ml EB, puntato linfonodale, tampone real time-PCR (1)<br />

congiuntivale<br />

n Border Disease (ovini)<br />

Il test rileva Bartonella henselae, B. vinsonii, B. quintana e<br />

B. clarridgeiae. Gli animali domestici costituiscono un grande<br />

reservoir per l'infezione umana di Bartonella spp., in quanto la<br />

maggior parte delle Bartonelle presenta potenziale zoonotico.<br />

I gatti costituiscono il principale reservoir per Bartonella henselae,<br />

B. clarridgeiae e B. koehlerae. I cani possono infettarsi con<br />

B. vinsonii subsp. berkhoffii, B. henselae, B. clarridgeiae, B.<br />

washoensis, B. elizabethae e B. quintana. Un'infezione con<br />

Bartonella henselae nel gatto ha in linea di massima un decorso<br />

asintomatico. Al momento si discute se sia da mettere in rapporto<br />

con l'insorgenza di linfoadenopatie regionali o generalizzate.<br />

Un gatto infetto può restare batteriemico per mesi o<br />

addirittura anni, sebbene la quantità di batteri nel sangue sia<br />

soggetta a variazioni. La rilevazione dell'agente eziologico nel<br />

gatto è di notevole importanza quando in una persona vicina<br />

all'animale sussiste il sospetto di una "Malattia da graffio di<br />

gatto". Quest'ultima si sviluppa in più del 90 % dei casi come<br />

una linfoadenopatia benigna autolimitante e porta solo in casi<br />

rarissimi, soprattutto in soggetti immunodepressi, a complicazioni<br />

più gravi, come p.es. encefalopatia, artrite e polmonite.<br />

Il virus della Border Disease, appartenente al genere Pestivirus, è un virus a RNA e svolge un<br />

ruolo importante nelle infezioni intrauterine degli agnelli. Raramente sono colpiti animali adulti<br />

(pecora e capra), che però rilasciano il virus in grandi quantità. Il virus è strettamente imparentato<br />

con il virus BVD dei bovini e con il virus della peste suina europea.<br />

Il serbatoio principale del virus del Border Disease è costituito, però, dalle pecore. Se l'infezione<br />

avviene prima del 60° giorno di gravidanza e prima che entrino in azione le difese immunitarie del<br />

feto, si ha un aborto precoce. Nel caso di infezione fra il 50° e i 70° giorno di gravidanza si ha il<br />

quadro clinico tipico degli "hairy shakers" (tremore del vello). Nel caso di infezione fra il 60° e<br />

l'85° giorno di gravidanza si hanno gravi malformazioni del cervello e/o dello scheletro. Dopo l'85°<br />

giorno di gravidanza i feti sopravvivono senza aver contratto la malattia e sono in possesso di una<br />

quantità elevata di anticorpi. Pecore che sono state colpite dalla malattia acquistano un'immunità<br />

perenne e partoriscono agnelli sani.<br />

Border Disease (Ac) 0,5 ml S NT (3)<br />

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