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2 Istruzioni di carattere generale<br />
2.2 Istruzioni generali sul prelievo e conservazione dei campioni<br />
Plasma<br />
Per plasma si intende la parte liquida del sangue resa incoagulabile con l'aggiunta di anticoagulanti.<br />
Il plasma è più semplice da ottenere rispetto al siero. La quantità ottenuta è maggiore ed il<br />
pericolo di emolisi minore. Nel ricavare il plasma si presti attenzione al corretto rapporto con<br />
l'anticoagulante; in caso contrario sussiste il pericolo di emolisi. Evitare di discostarsi considerevolmente<br />
dalla quantità di sangue indicata sulla provetta, sia per eccesso che per difetto. Appena<br />
terminato il prelievo, la provetta deve venire capovolta più volte delicatamente per miscelare<br />
l'anticoagulante con il sangue. Subito dopo centrifugare il sangue per 5 - 10 minuti ad un basso<br />
numero di giri (3500 giri/min.).<br />
Gli anticoagulanti più usati sono EDTA (acido etilendiamminotetracetico), eparina e citrato di<br />
sodio.<br />
I seguenti parametri non possono tuttavia venire determinati su plasma EDTA:<br />
- K, Ca, Mg, ferro, ALP, glucosio, acido lattico.<br />
Per alcuni parametri è necessario l'uso di un inibitore particolare della coagulazione:<br />
- Per i parametri della coagulazione: plasma citrato (congelato)<br />
o di uno stabilizzante specifico:<br />
- Per il Cardiopet TM proBNP: provette specifiche in cui immettere plasma con EDTA.<br />
Siero<br />
Per siero si intende la parte liquida del sangue ottenuta dalla coagulazione della fibrina e<br />
dei globuli (plasma senza fibrina).<br />
Il processo per ricavare il siero è più complesso rispetto a quello per ottenere il plasma.<br />
L'intervallo di tempo prima che inizi la coagulazione varia a seconda dell'individuo e della<br />
specie animale.<br />
Per ottenere il siero occorre lasciare il sangue fino a coagulazione completa in un contenitore<br />
privo di anticoagulanti. Per velocizzare il processo può venire utilizzato un attivatore<br />
della coagulazione (p.es. provetta per sierare con microsfere; le provette per sierare con<br />
gel separatore non possono essere utilizzate per alcuni particolari parametri, p.es.<br />
digossina, fenobarbitale, insulina).<br />
Dopodiché staccare delicatamente con una spatolina pulita i coaguli aderenti al bordo<br />
della provetta e centrifugare la provetta per 5 - 10 minuti ad un basso numero di giri<br />
(3500 giri/min). Immediatamente dopo asportare il siero con una pipetta. Il siero ricavato<br />
corrisponde a circa il 30 % del sangue totale prelevato.In particolare, per la determinazione<br />
di parametri a rischio di emolisi (cfr. tabella al paragrafo 2.2, pag. 12), occorre separare<br />
il siero completamente dal coagulo ematico.<br />
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2.2 Istruzioni generali sul prelievo e conservazione dei campioni<br />
Sangue intero<br />
Si sconsiglia la spedizione di sangue intero dato l'alto rischio di emolisi durante il<br />
trasporto, con conseguente falsificazione di vari parametri analitici. In particolare, il<br />
glucosio ematico viene degradato quasi del tutto, dal momento che il metabolismo<br />
delle cellule ematiche non viene interrotto.<br />
Sangue EDTA<br />
Per la determinazione del quadro eritrocitario, leucocitario e piastrinico e del gruppo<br />
sanguigno, ma anche per analisi PCR, è necessario rendere il sangue non coagulabile<br />
tramite l'uso di EDTA. Il sangue EDTA va conservato in frigorifero fino al momento della<br />
spedizione. A causa della conservazione si può verificare un aumento dei valori MCV<br />
ed ematocrito.<br />
Strisci ematici<br />
Nel sangue, già 4 - 6 ore dopo il prelievo, ha luogo un invecchiamento cellulare. Per una<br />
corretta interpretazione della conta leucocitaria è quindi importante inviare insieme al<br />
sangue anche uno striscio ematico eseguito almeno entro due ore dal prelievo, utilizzando<br />
il sangue intero prima che sia stato messo a contatto con l'anticoagulante.<br />
Lo striscio ematico è indispensabile anche per il rilievo di parassiti ematici e di batteri<br />
emotropi.<br />
Tecnica di preparazione dello striscio<br />
Istruzioni per la corretta preparazione<br />
di uno striscio ematico<br />
Angolo di inclinazione:<br />
30° - 45°<br />
2 Istruzioni di carattere generale<br />
• Pipettare 1 goccia di sangue sull'estremità destra di un<br />
vetrino portaoggetto.<br />
• Appoggiare un secondo vetrino (p.es. vetrino coprioggetto<br />
o vetrino con bordi levigati) sul vetrino portaoggetto<br />
secondo un angolo di 45° e metterlo a contatto con la<br />
goccia di sangue.<br />
• Grazie alla forza capillare il sangue si distribuisce sul<br />
bordo del secondo vetrino.<br />
• Far slittare rapidamente il secondo vetrino verso sinistra<br />
lungo il vetrino portaoggetto secondo un angolo di<br />
30° - 45°.<br />
• Lo striscio deve apparire regolare e senza soluzioni di<br />
continuità, distribuito su 2/3 della lunghezza del vetrino e<br />
risultare più sottile sulle sue parti terminali.<br />
• Lasciare asciugare lo striscio all'aria (non utlizzare fissanti<br />
né coloranti).<br />
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