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Repertorium Alphabeticum Solutionum Fiscalium Regni Siciliae Cisfretanae<br />

203<br />

Per l’individuazione del toponimo cfr. supra, c. 1v n.<br />

204<br />

ASN, Partium 12, c. 48r v. Secondo l’antica numerazione di questa serie archivistica il re gistro<br />

è il Literarum Partium 16, e non 17.<br />

205<br />

Si tratta del registro Exequtoriarum 17, non primo. Cfr. infra, c. 287.<br />

206<br />

ASN, Partium 107, c. 17r v; lettera del 15 gennaio 1478.<br />

207<br />

ASN, Partium 50, c. 39. Secondo l’antica numerazione di questa serie archivistica il registro è<br />

il Literarum Partium 14, e non 4.<br />

208<br />

ASN, Partium 112, cc. 60­61.<br />

209<br />

Acerno, anticamente “Acerronia”.<br />

210<br />

Guaro (SA).<br />

211<br />

Acerenza (PZ).<br />

212<br />

Genzano di Lucania (PZ).<br />

213<br />

Cfr. infra, c. 354v.<br />

214<br />

1507, non 1517. Cfr. infra, cc. 48, 350v.<br />

215<br />

Nei frammenti di registri Commune Summariae, custoditi in ASN, Museo 99 A 31, e regestati<br />

in Fonti Aragonesi IV, il Petrucci è menzionato solo una volta, come regio secretario, a p. 57.<br />

Come è noto fu elevato nel 1458 alla carica di regio segretario con lo stipendio di 20 once l’anno.<br />

216<br />

Figlio di Roberto e Caterina d’Ajello, il 3 febbraio 1448 ebbe confermato l’ufficio di giustiziere<br />

degli scolari e di giustiziere della città di Napoli. Nel 1460 gli viene confermata anche la castellania<br />

di Aversa. Su di lui cfr. Barone, Il palazzo, p. 84; Fonti Aragonesi, I, pp. 104, 113.<br />

217<br />

Ottenne nel 1500 da re Federico la terra di Oria, e poi, con diplomi del 14 febbraio 1522,<br />

per 31.000 ducati dalla Corte Francavilla, Casalnuovo, e il titolo di marchese d’Oria, cfr. ASN,<br />

Museo 99 A 4/4, Repertorio particolare dei Quinternioni di Terra d’Otranto e d’Abruzzo, c. 89.<br />

Un rapido profilo biografico è in Bertini, p. 194. Roberto di Dragonetto, da non confondere con<br />

Roberto, figlio di Martuccio, che già ereditò dal padre l’ufficio di giustiziere degli scolari. Sulla<br />

famiglia Bonifacio cfr. Barone, Il palazzo, e Strazzullo, Lo sventramento, pp. 242 sgg., più precisi<br />

di Terminio, Apologia, cc. 19­21v. Riprende acriticamente il Terminio Pinto, Bonifacio, pp. 23<br />

sgg. Su Roberto si veda anche D’Agostino, Bonifacio.<br />

218<br />

Francesco Coppola, il 27 maggio 1486, cfr. Schiappoli, Napoli, p. 213.<br />

219<br />

ASN, Notamenti 6, c. 43v, 24 genn. 1504.<br />

220<br />

Il Comune 47 era relativo agli anni 1500­1; il 35 agli anni 1485­1487. Galeazzo nacque a Napoli<br />

nel 1455, da Niccolò Antonio, detto lo sfresato, e da Maria Caracciolo. Morì nel 1512 e fu sepolto<br />

nella cappella di San Giovanni a Carbonara. Comandò la flotta inviata da Ferrante a scacciare i<br />

Turchi dalla città di Otranto. Nel 1493 comprò la terra di Vico del Gargano (FG), sulla quale suo<br />

figlio Niccolò Antonio ottenne il titolo di marchese da Carlo V. Se ne veda il profilo tracciato da<br />

Minieri Riccio in Biografie degli Accademici Pontaniani [non è nell’edizione a stampa di Minieri<br />

Riccio, Biografie], n. 20, BNN, raro SQ XXIII C 40.<br />

221<br />

Il Comune XXI era relativo al 1458. Non è tra i frammenti di registri in ASN, Museo 99 A 31.<br />

222 ASN, Notamenti 3 bis, cc. 16v e 30, 24 genn. e 17 feb. 1484.<br />

223 Questa carta e quella del Comune 1444­1445 – citata immediatamente dopo – non sono in<br />

ASN, Museo 99 A 31.<br />

224 Si tratta del bosco di Belvedere, non distante da Montesano Salentino, cfr. Atlante Geografico,<br />

cart. n. 23.<br />

225 Montesano Salentino (LE).<br />

226 È il vescovo di Leuca, cfr. infra, c. 172v. Il Comune 41 era relativo agli anni 1493­1494. Ughelli,<br />

Italia, X, col. 121 sg., non precisa chi fosse vescovo in questi anni. Da Gams, Series Episcoporum,<br />

p. 846, sappiamo che dal 1488 al 1512 fu vescovo della diocesi di Alessano (LE) e Leuca (LE)<br />

Giovanni Jacopo del Balzo.<br />

227 Così per 1488.<br />

228 Alla c. 33v (infra)<br />

si legge la stessa annotazione datata, correttamente, 1492, dal momento che<br />

il Curie 5 era relativo agli anni 1489­1492. Tuttavia infra, alla c. 221v, si ritrova la stessa erronea<br />

datazione al 1482.<br />

229 Cfr. infra, c. 53. Il Literarum Partium 42 è tra i registri di questa serie andati dispersi. Non vi<br />

è riferimento a questo provvedimento nell’Inventario dei Partium 5II, del XVII secolo, della Sez.<br />

Pol.­Dipl. dell’ASN.<br />

487

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