Rischio psicosociale e problematiche inerenti l'identità in ...
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persone o con i suoi genitori, narrandoli non nei term<strong>in</strong>i reali, ma <strong>in</strong><br />
quelli che avrebbe desiderato che fossero (ibidem).<br />
Questi comportamenti non sono sempre accettati dai genitori<br />
adottivi, anzi essi li vivono come delle provocazioni e degli attacchi al<br />
loro ruolo, e li fanno sentire completamente <strong>in</strong>utili e <strong>in</strong>significanti per<br />
lui (Petrelli, 1992). Di conseguenza possono assumere nei confronti del<br />
bamb<strong>in</strong>o degli atteggiamenti ambivalenti, che vanno ad aumentare i suoi<br />
timori di abbandono e rendere ancora più <strong>in</strong>congruo il suo<br />
comportamento (Dell'Antonio, 2001).<br />
Il tentativo più frequente dei genitori, per m<strong>in</strong>imizzare la<br />
m<strong>in</strong>acciosa estraneità <strong>in</strong>iziale che sentono per questo bamb<strong>in</strong>o e per<br />
potersi f<strong>in</strong>almente immedesimare nel loro ruolo genitoriale, è quello di<br />
chiedere, più o meno <strong>in</strong>genuamente e <strong>in</strong>consapevolmente, delle<br />
"dimostrazioni di affetto" che appagh<strong>in</strong>o il loro bisogno di gratitud<strong>in</strong>e.<br />
Queste dimostrazioni possono andare dalla semplice richiesta di un<br />
abbraccio (pericolosissimo per alcuni di questi bamb<strong>in</strong>i perché, non<br />
essendo abituati ad un contatto fisico con l'altro, rischiano di perdersi <strong>in</strong><br />
una fusione-confusione dei conf<strong>in</strong>i corporei 3 ), ad una più pretenziosa<br />
richiesta di educarlo <strong>in</strong> breve tempo alle proprie regole sociali (Villa,<br />
1995b), provocando <strong>in</strong> lui delle reazioni di oppositività e di aggressività<br />
tali da spaventarlo, perché lo fanno sentire cattivo, qu<strong>in</strong>di ancora più<br />
meritevole di abbandono o di punizione (Dell'Antonio, 1986).<br />
Poiché questi bamb<strong>in</strong>i sono dotati di una grande fragilità e di una<br />
particolare sensibilità nel percepire la mancanza di un appoggio, sono<br />
<strong>in</strong>capaci di tollerare anche le più piccole frustrazioni, e ogni m<strong>in</strong>imo<br />
contrasto con l'adulto scatena <strong>in</strong> loro l'effetto di un rifiuto. Il bisogno di<br />
recuperare l'approvazione e l'accettazione di questi adulti, nel timore di<br />
perdere anche questa realtà come le precedenti, lo portano qu<strong>in</strong>di ad<br />
agire delle richieste affettive esasperate, che di nuovo sconcertano i<br />
genitori (ibidem).<br />
3 Questo avviene soprattutto se non si è costituito il Sé corporeo, cioè quella membrana psichica e<br />
corporea che delimita il "me" dal "non me" (Davis e Wallbridge, 1981).<br />
Cfr. paragrafo 1.2.1. pag. 16.<br />
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