Rischio psicosociale e problematiche inerenti l'identità in ...
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produrre una scissione tale da precludergli un sano sviluppo" (Guidi e<br />
Tosi, 1996).<br />
Aff<strong>in</strong>ché il bamb<strong>in</strong>o possa qu<strong>in</strong>di riprendere il processo di<br />
crescita psicologica <strong>in</strong>terrotta con il cambiamento di contesto, e possa<br />
strutturare un adeguato senso di identità e autostima, è necessario che i<br />
genitori siano disposti a riconoscere e a valorizzare f<strong>in</strong> dall'<strong>in</strong>izio quegli<br />
elementi di dist<strong>in</strong>zione e diversità di cui il figlio è portatore<br />
(Dell'Antonio, 2001). Inoltre, se riusciranno anche a trasmettergli<br />
l'orgoglio per la sua appartenenza razziale, contribuiranno al recupero<br />
della sua identità etnica orig<strong>in</strong>aria, consentendogli di non perdere quel<br />
"filo conduttore" che f<strong>in</strong> dai suoi primi giorni di vita lega tutta la sua<br />
storia (ibidem).<br />
Secondo questa prospettiva è possibile costruire il senso di<br />
appartenenza a partire da un'estraneità biologica perché, dal momento <strong>in</strong><br />
cui viene a mancare la pretesa di un falso egualitarismo che <strong>in</strong>trappola i<br />
rapporti e schiaccia le identità secondo un criterio di appropriazione e<br />
possesso, si può accogliere l'altro con la sua diversità, senza che questa<br />
vada a costituire una m<strong>in</strong>accia all'<strong>in</strong>tegrità familiare 5 (Bramanti e<br />
Rosnati, 1998).<br />
Genitori e bamb<strong>in</strong>o legittimeranno allora il loro legame attraverso<br />
la creazione di una genitorialità ed una filiazione adottiva che<br />
rispettivamente permetterà alla coppia di trasformare quel figlio nel<br />
"proprio" figlio e al bamb<strong>in</strong>o di riconoscere quei genitori come "suoi"<br />
genitori, pur nella consapevolezza delle orig<strong>in</strong>i differenti (Rosnati,<br />
1998b).<br />
Il problema della doppia appartenenza rappresenta comunque una<br />
realtà difficile da elaborare ed <strong>in</strong>tegrare nella def<strong>in</strong>izione di sé, e per<br />
quanto il bamb<strong>in</strong>o riesca a raggiungere un relativo adattamento nella<br />
relazione con i suoi genitori durante gli anni dell'<strong>in</strong>fanzia, soltanto<br />
l'adolescenza potrà costituire il suo vero "luogo-terreno di prova"<br />
(Cigoli, 1998).<br />
5 Si consideri, del resto, che anche il figlio biologico rappresenta il "diverso" <strong>in</strong> quanto è frutto<br />
dell'<strong>in</strong>contro di due diverse eredità genetiche (Bal Filoramo, 1993).<br />
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