Rischio psicosociale e problematiche inerenti l'identità in ...
Rischio psicosociale e problematiche inerenti l'identità in ...
Rischio psicosociale e problematiche inerenti l'identità in ...
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
<strong>in</strong>vestendo cont<strong>in</strong>uamente il bamb<strong>in</strong>o dell'appellativo di "figlio<br />
adottivo" e utilizzando ogni occasione per raccontargli del suo passato,<br />
quasi nel timore che lui non colga le <strong>in</strong>formazioni trasmesse (Sav<strong>in</strong>i,<br />
2002). In questa situazione di bombardamento <strong>in</strong>formativo, il bamb<strong>in</strong>o<br />
può essere portato a reagire con comportamenti aggressivi e antisociali<br />
(per esempio raccontando bugie o compiendo piccoli furti), come segno<br />
di protesta contro una diversità sempre r<strong>in</strong>facciata, che non gli permette<br />
di sentirsi parte di quella famiglia 8 .<br />
Anche nei casi <strong>in</strong> cui i genitori adottivi hanno fatto presente al<br />
bamb<strong>in</strong>o - compatibilmente alla sua età e alla sua capacità di<br />
comprensione - che egli è nato da un'altra mamma che non ha potuto<br />
tenerlo con sé, può a volte accadere che sia il bamb<strong>in</strong>o stesso che non<br />
vuole sapere o non riesce ad accettare veramente questa realtà, e cerchi<br />
di negare l'adozione mediante la costruzione di un romanzo familiare<br />
del tutto anomalo, che prevede, contrariamente a quello descritto da<br />
Freud 9 , la fantasia di appartenenza biologica alla famiglia adottiva<br />
(Scarpati, 2000).<br />
Il rifiuto del passato proviene spesso dalla paura del bamb<strong>in</strong>o di<br />
non poter essere accolto <strong>in</strong>sieme alla sua storia, o se già grande - e<br />
qu<strong>in</strong>di portatore di un maggior numero di esperienze - di spaventare i<br />
genitori se raccontasse loro gli episodi di violenza e maltrattamento di<br />
cui è stato vittima; contemporaneamente ha bisogno di allontanare da sé<br />
una realtà dolorosa e difficile da capire (Bal Filoramo, 1993). Non deve<br />
qu<strong>in</strong>di sorprendere se il bamb<strong>in</strong>o <strong>in</strong>izia a raccontare di essere nato dai<br />
suoi genitori adottivi o se chiede che gli vengano raccontati degli<br />
episodi della sua <strong>in</strong>fanzia riferiti ad un'età antecedente l'adozione, come<br />
se volesse rafforzare l'idea di aver sempre vissuto con loro<br />
(Dell'Antonio, 1977). Naturalmente il compito dei genitori sarà quello di<br />
8 Queste condotte negativiste vengono usate dai bamb<strong>in</strong>i anche per "saggiare la capacità di<br />
accoglimento dell'ambiente nei loro confronti" (Castelfranchi, 1992).<br />
9 Freud (1909) ha usato l'espressione romanzo familiare per descrivere una serie di fantasie che i<br />
bamb<strong>in</strong>i si costruiscono durante l'<strong>in</strong>fanzia e l'adolescenza per spiegarsi quei comportamenti che essi<br />
vivono come ostili o di dis<strong>in</strong>teressamento dei genitori nei loro confronti; <strong>in</strong> modi diversi il bamb<strong>in</strong>o<br />
immag<strong>in</strong>a di non essere il vero figlio dei suoi genitori e che essi lo abbiano <strong>in</strong> realtà adottato. Nel<br />
caso dell'adozione questa fantasia acquista un valore particolare proprio per il fatto di basarsi sulla<br />
realtà e non sulla fantasia (Petrelli, 1992).<br />
51