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Rischio psicosociale e problematiche inerenti l'identità in ...

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amb<strong>in</strong>o un elemento fondamentale nella formazione del senso di<br />

appartenenza ad un gruppo, e il non poter utilizzare gli altri come<br />

specchio e conferma della percezione di sé - a causa del colore della<br />

pelle o dei tratti fisionomici diversi - può creargli grosse difficoltà ad<br />

autodef<strong>in</strong>irsi (Bagdadi, 1997). Inoltre, se il bamb<strong>in</strong>o ha già assunto<br />

un'identità etnica abbastanza def<strong>in</strong>ita ed ha già assimilato gli stili di vita<br />

e i valori della sua terra d'orig<strong>in</strong>e, le possibilità di identificarsi e di<br />

<strong>in</strong>serirsi nel suo nuovo ambiente si andranno ulteriormente a<br />

complicare 1 (Dell'Antonio, 1996). L'<strong>in</strong>evitabile senso di sradicamento e<br />

di alienità che il bamb<strong>in</strong>o proverà <strong>in</strong> seguito al cambiamento dei<br />

riferimenti culturali rispetto a quelli <strong>in</strong> cui è cresciuto, lo porteranno non<br />

solo a percepirsi diverso dalle persone che lo circondano (mentre prima<br />

era circondato da simili), ma anche a perdere il senso di cont<strong>in</strong>uità tra la<br />

sua esperienza passata e quella presente 2 (Dell'Antonio, 2001).<br />

Un <strong>in</strong>serimento positivo dell'adottato <strong>in</strong> una società caratterizzata<br />

da un'identità razziale diversa dalla sua, dipende <strong>in</strong> primo luogo<br />

dall'accettazione profonda da parte dei genitori adottivi della sua<br />

diversità fisica (Bal Filoranmo, 1993). Se questi non riescono a tollerare<br />

quelle caratteristiche somatiche o anche solo di temperamento che<br />

dichiarano apertamente il suo essere "figlio di altri", possono ricorrere a<br />

degli espedienti che li aiut<strong>in</strong>o a sentire questo bamb<strong>in</strong>o al più presto<br />

parte della loro famiglia e del contesto socio-culturale <strong>in</strong> cui vivono<br />

(Dell'Antonio, 2001). Per esempio, una strategia ormai desueta - tranne<br />

<strong>in</strong> casi particolari <strong>in</strong> cui è il bamb<strong>in</strong>o stesso a chiederlo 3 - è quella che<br />

prevede la sostituzione del nome straniero del bamb<strong>in</strong>o con un nome<br />

comune di quella società. La cancellazione del nome, se per i genitori<br />

assume un significato di distanziamento dalla sua orig<strong>in</strong>e e di presunta<br />

facilitazione per il suo <strong>in</strong>serimento, per il bamb<strong>in</strong>o rappresenta la perdita<br />

di un'identità storica e personale, e diventa la conferma del fatto che per<br />

essere accettato non deve appartenere a nulla di quanto era prima: "il<br />

1<br />

E' stato accertato che <strong>l'identità</strong> sociale ed etnica viene acquisita <strong>in</strong>torno ai 4-5 anni d'età<br />

(Dell'Antonio, 1986).<br />

2<br />

Il senso del proprio essere cont<strong>in</strong>uo attraverso il tempo è una condizione basilare del processo di<br />

costruzione del<strong>l'identità</strong> (Galimberti, 1999).<br />

3<br />

Cfr. Scarpati (2000), pag. 174.<br />

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