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Rischio psicosociale e problematiche inerenti l'identità in ...

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strategia è detta di <strong>in</strong>sistenza sulla differenza, la quale sembra essere<br />

tipica di quelle famiglie che non solo riconoscono le differenze associate<br />

all'adozione, ma le enfatizzano al punto da attribuire loro la causa di tutti<br />

i problemi che <strong>in</strong>sorgono nella relazione con il figlio adottivo 2<br />

(Bramanti e Rosnati, 1998).<br />

Secondo gli autori, queste strategie sembrano essere suscettibili di<br />

cambiamento a seconda della fase del ciclo di vita che la famiglia sta<br />

attraversando, così, per esempio, la strategia di "negazione della<br />

differenza" può essere funzionale nelle fasi <strong>in</strong>iziali della convivenza,<br />

quando il m<strong>in</strong>ore, per costruire un senso di appartenenza sia rispetto alla<br />

famiglia che al contesto sociale <strong>in</strong> cui viene <strong>in</strong>serito, ha bisogno appunto<br />

di sentirsi assimilato a loro; ma la stessa strategia diventa disfunzionale<br />

qualora egli reclami il riconoscimento della sua diversità e della sua vera<br />

identità, <strong>in</strong> particolare durante l'adolescenza (D'Andrea e Gleijeses,<br />

2000). Si tratta allora per la famiglia adottiva di trovare, <strong>in</strong> quest'ultima<br />

fase del ciclo di vita, un equilibrio d<strong>in</strong>amico tra due poli altrettanto<br />

rischiosi: da una parte l'assimilazione al figlio biologico, che nega la<br />

peculiarità del figlio adottivo, dall'altra l'accentuazione della differenza,<br />

che non riesce ad <strong>in</strong>tegrare il figlio nella storia familiare e che rischia<br />

per questo di espellerlo 3 (Bramanti e Rosnati, 1998).<br />

Ma quali sono le condizioni che determ<strong>in</strong>ano la caduta del<br />

funzionamento familiare <strong>in</strong> una di queste due modalità relazionali così<br />

disfunzionali rispetto sia al processo di crescita dei s<strong>in</strong>goli membri che<br />

al mantenimento vivo del legame adottivo?<br />

Secondo Greco e Rosnati (1998) l'adozione costituisce un<br />

processo che, a partire dai bisogni e dalle aspettative dei protagonisti<br />

co<strong>in</strong>volti, porta nel tempo alla strutturazione di un assetto relazionale, il<br />

quale <strong>in</strong> realtà rappresenta la condizione, o meglio, la variabile che più<br />

di ogni altra determ<strong>in</strong>a il successo o, al contrario, il fallimento del<br />

2 Quest'ultima strategia di <strong>in</strong>sistenza sulla differenza sembra essere connessa, nei figli adottivi, con<br />

livelli bassi di competenza sociale e più frequenti problemi comportamentali e di adattamento<br />

<strong>psicosociale</strong> (Iafrate e Rosnati, 1998).<br />

3 Cigoli (1998) parla di situazioni estreme <strong>in</strong> cui la differenza è denegata ("…pers<strong>in</strong>o il colore della<br />

pelle è simile") e quelle dove la differenza è <strong>in</strong>sistita ("…le difficoltà relazionali sono ricondotte<br />

istantaneamente alla differenza genetica").<br />

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