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Rischio psicosociale e problematiche inerenti l'identità in ...

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costr<strong>in</strong>gessero l'ambiente ad occuparsi di loro, nella speranza che ciò di<br />

cui sono stati deprivati (attenzioni, cure, stabilità affettiva e ambientale)<br />

venga loro restituito. Secondo questa prospettiva il furto, per esempio,<br />

non va <strong>in</strong>terpretato come il desiderio di ottenere l'oggetto rubato, ma<br />

come la speranza di ritrovare il vero oggetto perduto, cioè la madre, e<br />

con essa una parte del proprio Sé (Grimaldi, 1996a).<br />

Non si tratta di giustificare l'azione antisociale, ma di capire il suo<br />

significato regressivo e contemporaneamente di aiuto, che il bamb<strong>in</strong>o e<br />

l'adolescente lanciano come SOS per segnalare che qualcosa dentro di<br />

loro va male. Questa condizione è di nuovo sostenuta da un profondo e<br />

irr<strong>in</strong>unciabile bisogno di cont<strong>in</strong>uità che con la deprivazione si è<br />

bruscamente <strong>in</strong>terrotta, determ<strong>in</strong>ando una sospensione dei processi<br />

maturativi ed una frattura nel Sé (Chagas Bovet e Lanza, 1985).<br />

Quando la richiesta di aiuto cade nel vuoto o si scontra con nuove<br />

e ripetute risposte di rifiuto da parte dell'ambiente o degli adulti di<br />

riferimento, le conseguenze possono essere talmente devastanti da<br />

arrivare ad essere tragiche e irreparabili: i tentativi di suicidio dei<br />

soggetti adottati ne sono <strong>in</strong>fatti un esempio molto frequente (Grimaldi,<br />

1996b), così come lo stabilizzarsi di modalità complesse e tenaci di<br />

evitamento della sofferenza attraverso forme di agire violento e<br />

distruttivo, nelle quali l'elemento di bisogno e di ricerca dell'oggetto<br />

diventa sempre meno importante rispetto allo scopo di evacuare il dolore<br />

proiettandolo all'esterno (Petrelli, 1992). Questo di fatto si traduce <strong>in</strong><br />

una perdita della capacità di costruire legami significativi e <strong>in</strong> un<br />

atteggiamento di distacco e <strong>in</strong>differenza verso gli altri, che a volte dà<br />

anche un'impressione di torpore e totale mancanza di emozioni.<br />

Comprendere queste d<strong>in</strong>amiche quando ci si propone di aiutare<br />

ragazzi gravemente deprivati è estremamente importante; spesso si ha<br />

<strong>in</strong>fatti la sensazione che offrendo un aiuto, si procura loro un dolore<br />

maggiore, di farli soffrire di più. E <strong>in</strong> effetti si tratta, <strong>in</strong> qualche modo, di<br />

un "doppio dolore" derivante dal fatto che la corazza difensiva che li<br />

protegge e li imprigiona viene resa meno efficace e di conseguenza si<br />

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