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Vol. 1 ‐ Anno 2012 ‐ Numero 1 Quale esperienza per la f<strong>il</strong>osofia della religione? <strong>Fogli</strong> <strong>Campostrini</strong><br />

chiede, come la metafisica, di definire e spiegare l’Universo secondo la sua natura e<br />

neppure chiede, come la morale, di perfezionarlo e portarlo a compimento con la forza<br />

della libertà e del divino arbitrio dell’uomo» 90 . Essa si attua «nell’ordine del senso, ossia<br />

nell’ordine di ciò che impegna e coinvolge <strong>il</strong> Sé» 91 e non già nell’ordine dell’oggettivo,<br />

nasce necessariamente «dall’intimo di ogni anima migliore» (Schleiermacher), dal Gemüt,<br />

e domina incostrata in una specifica “provincia” nell’animo.<br />

Essa dunque «si demarca sostanzialmente e ultimativamente da ogni altra relazione con la<br />

realtà esistita nell’esperire umano. È un’altra, specifica, peculiare modalità di avere<br />

contatto con la realtà; talmente specifica e peculiare da contenere, veicolare e istituire <strong>il</strong><br />

rapporto e <strong>il</strong> contatto con una realtà altra, o meglio […] totalmente altra» 92 . Vale a dire,<br />

radicalmente altra rispetto al Sé. È una esperienza, un vissuto. Meglio, è una esperienza<br />

specifica del nostro mondo e coinvolge <strong>il</strong> soggetto nelle sue fibre più intime. La sfera<br />

religiosa non può pertanto essere ridotta, da un lato, a fattori del tutto estrinseci rispetto<br />

alle sue reali ragioni di costituzione, fattori quali un corpus dottrinale, un modello sociale,<br />

l’appartenenza a una specifica tradizione culturale oppure a una comunità o, ancora, a un<br />

determinato assetto istituzionale; né dall’altro può essere subordinata a realtà altre e<br />

“ulteriori” (<strong>il</strong> politico, l’etico, etc.).<br />

In seconda istanza merita attenzione <strong>il</strong> processo di autonomizzazione e “categorizzazione”<br />

della religione che è chiaramente alla base di questo genere di impostazione. Sotto questo<br />

prof<strong>il</strong>o ritengo particolarmente pertinente, efficace e penetrante l’impostazione articolata<br />

da Roberto Celada Ballanti, alla quale ovviamente rinvio. Prendendo le mosse da un’idea<br />

di esperienza come ex-per-ire, intesa cioè secondo l’etimo latino come un<br />

“attraversamento” (per-ire) informato da una “provenienza” (ex), vale a dire come un<br />

“passare attraverso muovendo da”, mi pare che egli abbia infatti buon gioco nel<br />

focalizzare e contestualizzare un tratto caratteristico – lo Spezifikum per così dire – della<br />

“esperienza religiosa moderna”; meglio, della specifica esperienza religiosa che ha<br />

innervato quella “linea del pensiero moderno” la quale affonda le radici nell’Umanesimo e<br />

nella Riforma e attraversa (e feconda) l’età moderna assecondando l’esigenza di affermare<br />

princìpi di tolleranza, libertà e “inveramento” religioso; tradizione che la categoria di<br />

“pensiero religioso liberale” (alla quale Celada Ballanti ha, tra l’altro, dedicato un prezioso<br />

<strong>volume</strong> di recente pubblicazione) tenta appunto di perimetrare. La moderna esperienza<br />

religiosa rivela così quella “pulsione” di cui racconta l’ex-per-ire (che, si noti, dice assieme<br />

della Er-fahrung e dell’Erlebnis) e, «tra provenienza ed evenienza», tra Herkunft e<br />

Entstehung, denota <strong>il</strong> “pro-venire” da un traditum e un “e-venire” «in vista di un<br />

attraversamento arrischiante»; essa dice di un’uscita, un affrancamento, un distacco –<br />

nell’elemento della Liberalität – dalle metafisiche teologiche, dalle istituzioni salvifiche e<br />

dai «sistemi di amministrazione del senso». Soprattutto dice di quel processo di<br />

“categorizzazione” del religioso (che ne è alla base) <strong>il</strong> quale si origina e coincide con la<br />

90<br />

F. Schleiermacher, Über die Religion. Reden an die Geb<strong>il</strong>deten unter ihren Verächtern, Unger, Berlin 1799;<br />

trad. di G. Moretto, “Sulla religione”, in Scritti f<strong>il</strong>osofici, a cura di G. Moretto, UTET, Torino 1998, pp. 83-255.<br />

91<br />

S. Sorrentino, Realtà del senso e universo religioso. Per un approccio trascendentale al fenomeno della<br />

religione, Carocci, Roma 2004, p. 17.<br />

92<br />

Ibid., p. 21.<br />

Rivista online della <strong>Fondazione</strong> <strong>Centro</strong> Studi <strong>Campostrini</strong> ‐ Verona – Italy<br />

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