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Vol. 1 ‐ Anno 2012 ‐ Numero 1 Quale esperienza per la f<strong>il</strong>osofia della religione? <strong>Fogli</strong> <strong>Campostrini</strong><br />

quella rivelazione, e dunque non ha carattere universale, ma è rara e crea<br />

tendenzialmente una categoria elitaria. O costituisce una conoscenza in base a principi, e<br />

allora darebbe luogo a una certitudo. Però, data l’excellentia di Dio in rapporto alle<br />

capacità di comprensione dell’intelletto umano, tale modalità non risulta accessib<strong>il</strong>e<br />

umanamente. O infine costituisce una percezione diretta di sé, e invero una percezione<br />

dei signa della grazia. In tal caso si ottiene una modalità deficitaria, debole (una<br />

congettura) sul piano gnoseologico, la quale dà luogo a una certezza imperfetta, l’unica<br />

che sia accessib<strong>il</strong>e all’uomo ordinario relativamente allo stato di grazia 149 . Non si discosta<br />

molto da tale conclusione l’aporia che Kant formula all’indirizzo della possib<strong>il</strong>ità stessa<br />

(ovviamente in termini noetici, ossia di conoscenza) di qualsiasi rivelazione da parte di<br />

Dio 150 . In questa visuale <strong>il</strong> problema è come essere certi che sia proprio Dio a parlare, e<br />

non sia invece io stesso a atteggiarmi da “visionario”, attribuendo alla presunta rivelazione<br />

di Dio quello che ricavo conoscitivamente da me stesso o che proietto a partire da me<br />

stesso. Anche Kant dunque perviene a tematizzare <strong>il</strong> carattere noetico del commercio<br />

religioso con Dio e insieme la qualità deficitaria, indiretta (attraverso segni) di tale<br />

conoscenza di Dio 151 .<br />

2.2. Il modello dell’esperienza religiosa come offerta di senso immanente (esperienza<br />

come immanenza)<br />

Questo modello è scaturito da un diverso f<strong>il</strong>one problematico. In questo caso la questione<br />

investe la possib<strong>il</strong>ità e la modalità di inserzione della parola (ovvero dell’iniziativa,<br />

dell’azione) di Dio nell’esperienza umana, intesa come sfera globale del senso.<br />

L’interrogativo è come la parola di Dio (un termine riassuntivo dell’iniziativa divina in atto<br />

nel commercio religioso), diciamo pure la sua rivelazione, possa diventare fattore di<br />

esperienza. In altri termini, come concepire la parola di Dio in modo tale che essa sia<br />

compatib<strong>il</strong>e con l’esperire umano e possa diventare una funzione di questo esperire, ossia<br />

quella funzione che istituisce <strong>il</strong> senso ultimativo di questo esperire. In tale prospettiva la<br />

parola di Dio, intesa come attivazione del commercio religioso con Dio, viene tematizzata<br />

nel suo statuto di offerta di senso. Insomma dalla visuale che presiede all’elaborazione di<br />

questo modello <strong>il</strong> problema è quello di una relazione non spezzata con la realtà, ossia di<br />

una relazione di pertinenza della parola di Dio con <strong>il</strong> senso possib<strong>il</strong>e nell’orizzonte<br />

dell’esperire umano. È questo <strong>il</strong> problema posto in maniera acuta da Maurice Blondel, per<br />

<strong>il</strong> quale <strong>il</strong> soprannaturale (così egli preferisce denotare quello che io ho nominato “parola<br />

di Dio”) si iscrive all’interno dell’azione (ovvero del determinismo dell’azione). L’azione in<br />

effetti è <strong>il</strong> territorio in cui si esplicano tutte le possib<strong>il</strong>ità di senso nell’orizzonte umano,<br />

anche quelle che non sono deducib<strong>il</strong>i dallo stesso dinamismo dell’azione, e che quindi si<br />

configurano come offerta di senso 152 .<br />

2.3. Il modello dell’esperienza religiosa come mediazione storica<br />

149 Cfr. Summa Theologica, II/I, q. 112, a. 5.<br />

150 Cfr. in proposito I. Kant, Il conflitto delle facoltà (AA VII, 63).<br />

151 Cfr. Ibid.<br />

152 Cfr. <strong>il</strong> mio saggio introduttivo alla nuova edizione dell’Azione cit.<br />

Rivista online della <strong>Fondazione</strong> <strong>Centro</strong> Studi <strong>Campostrini</strong> ‐ Verona – Italy<br />

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