31.05.2013 Views

Scarica il volume completo - Fogli Campostrini - Fondazione Centro ...

Scarica il volume completo - Fogli Campostrini - Fondazione Centro ...

Scarica il volume completo - Fogli Campostrini - Fondazione Centro ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Vol. 1 ‐ Anno 2012 ‐ Numero 1 Quale esperienza per la f<strong>il</strong>osofia della religione? <strong>Fogli</strong> <strong>Campostrini</strong><br />

LA RELIGIONE COME PSICO‐TERAPIA?<br />

INTERVENTO DI RISPOSTA A ORESTE TOLONE<br />

Edoardo Simonotti<br />

L’intervento di Oreste Tolone “Il nulla come esperienza laica dell’infinito” 133 prende in<br />

considerazione la concretezza e l’effettivo sfondo antropologico dell’esperienza fatta<br />

dall’homo religiosus, partendo così da una premessa che mi pare fondamentale nel<br />

contesto di qualsivoglia dibattito f<strong>il</strong>osofico dedicato al problema religioso. In gioco è la<br />

complessa tensione verso la trascendenza presente nell’essere umano, inteso come colui<br />

che occupa una “peculiare posizione nel cosmo”: questi, infatti, pur essendo interamente<br />

abitante di questo mondo (talvolta come l’essere istintivamente più impacciato, come<br />

“animale malato” 134 ), sperimenta in sé una sorta di eccedenza di capacità ideali,<br />

desiderative, emotive e così via, che lo rimandano oltre sé e <strong>il</strong> mondo dato. L’essere<br />

umano è in questo senso colui che – citando Max Scheler – coglie in sé «un’eccedenza di<br />

forze e capacità» 135 , segno del costitutivo orientamento del suo spirito verso un oggetto di<br />

carattere non finito.<br />

Tolone parte dunque dall’assunto di un’originaria tensione metafisico-religiosa dell’uomo,<br />

accettando la possib<strong>il</strong>ità stessa che essa possa rendersi manifesta in qualche misura<br />

anche nella corporeità umana, e instaurando un dialogo critico con i numerosi studi<br />

tutt’ora in atto relativi alle basi neurologiche dell’esperienza religiosa. L’interlocutrice è<br />

perciò la cosiddetta “neurologia della trascendenza” intesa come studio empirico di<br />

laboratorio volto ad individuare le cause (o in termini più generali le implicazioni)<br />

neurobiologiche che consentono lo sv<strong>il</strong>uppo di un’esperienza religiosa nell’uomo. Le<br />

ricerche svolte nell’ambito di questa sorta di neuroteologia intendono evidenziare <strong>il</strong> nesso<br />

tra esperienza religiosa e configurazione cerebrale, aprendo interrogativi interessanti in<br />

merito alla dimensione concreta e incarnata dell’esperienza di fede 136 .<br />

I risultati qui ottenuti hanno senza dubbio risvolti positivi dal punto di vista antropologico,<br />

soprattutto in ordine ad una comprensione dell’esperienza umana nelle sue molteplici<br />

dimensioni. Risultati che, del resto, non si esplicitano necessariamente in termini<br />

riduzionistici. Ad esempio, evidenziando l’idea di una “piccola trascendenza” –<br />

133<br />

Vedi saggio in questo <strong>volume</strong>.<br />

134<br />

Cfr. M. Scheler, “Sull’idea dell’uomo”, in La posizione dell’uomo nel cosmo e altri saggi, trad. di R.<br />

Padellaro, Fabbri, M<strong>il</strong>ano 1970, pp. 107 sgg.<br />

135<br />

M. Scheler, “Problemi di religione”, in L’eterno nell’uomo, trad. di P. Premoli De Marchi, Bompiani, M<strong>il</strong>ano<br />

2009, p. 659.<br />

136<br />

Cfr. specialmente A. Newberg, E. D’Aqu<strong>il</strong>i & V. Rause, Dio nel cervello. La prova biologica della fede,<br />

Mondadori, M<strong>il</strong>ano 2002.<br />

Rivista online della <strong>Fondazione</strong> <strong>Centro</strong> Studi <strong>Campostrini</strong> ‐ Verona – Italy<br />

70

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!