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Valutazione ambientale strategica RAPPORTO ... - Comune di Bra

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Per tale motivazione, nel 2005, le Amministrazioni competenti e l’Arpa hanno stabilito <strong>di</strong><br />

svolgere una serie <strong>di</strong> campagne <strong>di</strong> campionamento finalizzate all’acquisizione <strong>di</strong> elementi<br />

oggettivi per descrivere la situazione locale dal punto <strong>di</strong> vista dell’inquinamento atmosferico.<br />

L’approfon<strong>di</strong>mento ha riguardato tutti i parametri che possono essere monitorati attraverso il<br />

laboratorio mobile: SO2, CO, NO, NO2, O3, PM10, BTX (benzene, toluene, xileni).<br />

L’analisi ha evidenziato che nessuno degli altri 6 punti in<strong>di</strong>viduati per il monitoraggio del<br />

PM10, presenta concentrazioni superiori a quelli rilevati presso la centralina <strong>di</strong> via Piumati<br />

con valori me<strong>di</strong> che oscillano tra il 68,2% (via Cavour – marzo/aprile) e il 88,9% (V.le<br />

Madonna dei fiori – maggio); fa eccezione il sito <strong>di</strong> via Cavour che nel mese <strong>di</strong> agosto<br />

presenta valori sovrapponibili,99,6%. Nel mese <strong>di</strong> agosto, con la chiusura delle attivita’<br />

produttive, il valore me<strong>di</strong>o rilevato è stato piuttosto basso (23 µg/m 3 ).<br />

Dai dati riportati emerge che i valori registrati presso la centralina fissa <strong>di</strong> via Piumati non<br />

possono essere considerati in<strong>di</strong>cativi <strong>di</strong> tutta la citta’ <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>. Inoltre, il riepilogo dei dati dei<br />

PM10 rilevati nel 2005 presso la centralina fissa è stato posto a confronto con altre 28 realta’<br />

del territorio regionale. Dalla comparazione emerge una situazione tutt’altro che confortante e<br />

i dati rilevati in via Piumati restano importanti in una logica <strong>di</strong> rete provinciale e regionale <strong>di</strong><br />

monitoraggio <strong>ambientale</strong> in quanto rappresentativi <strong>di</strong> una realta’ caratterizzata dalla vicinanza<br />

<strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amenti produttivi che presentano parecchie decine <strong>di</strong> punti <strong>di</strong> emissione caratterizzati<br />

ognuno, pur nel rispetto dei limiti imposti dalla normativa, da uno specifico impatto.<br />

7.1.2.1 Il monitoraggio<br />

Gli inquinanti atmosferici che negli ultimi anni destano maggiori preoccupazioni a livello<br />

europeo, in particolare nei mesi invernali, sono il materiale particolato e gli ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> azoto.<br />

Le <strong>di</strong>rettive europee 99/30/CE e 00/69/CE sono state recepite in Italia dal DM 60/02, che<br />

stabilisce i limiti <strong>di</strong> concentrazione per la frazione <strong>di</strong> particolato <strong>di</strong> <strong>di</strong>ametro inferiore a 10 µm<br />

(PM10) e il biossido <strong>di</strong> azoto (NO2).<br />

I seguenti grafici, relativi al PM10 e al NO2, riportano i valori me<strong>di</strong> annuali rilevati dalle<br />

centraline <strong>di</strong> monitoraggio in provincia <strong>di</strong> Cuneo<br />

Fig. 1 – Parametro NO2 – Confronto delle me<strong>di</strong>e annuali della rete provinciale<br />

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